Piano Bar di Virginio Frigieri
Quadro Tecnico del 19 Apr.2015
La Grecia fa prendere fiato agli indici azionari , ma per adesso si può giusto parlare sì e no di un raffreddore. Basta guardare gli indici americani per vedere che siamo sempre nella metà superiore del canale di trend ascendente; metto solo il DowJones , tanto gli altri sono uguali.
Leggermente poco più disturbati gli indici europei, ma se si esclude l'Ibex35 spagnolo che è l'unico a presentare una rottura della trendline di breve anche qua per ora di veri terremoti non ne vediamo.
Rendimenti T-Bond:
Sul decennale americano invece di semplificarsi , il quadro tecnico continua a complicarsi, fornendo una miriade di interpretazioni della struttura d'onda, per cui non mi esprimo fino a quando le cose non saranno più chiare, preferisco restare neutrale. La vera pazzia comunque rimane nell'euro zona, a livelli ormai epici, dove il decennale tedesco è sceso ancora a rendimenti dello 0,078%. Metteteci i costi di transazione e in pratica all' investitore non resta nessun rendimento, mentre sul fronte opposto il decennale della Grecia sfiora ormai il 13%. Sulle scadenze più corte si viaggia ormai abbondantemente in territorio negativo. In conclusione agli investitori sembra ormai non interessare più nulla del costo… si cerca solamente un buco dove infilare i soldi, percepito dal sentiment comune come "sicuro". In queste dimensioni è la prima volta che accade nella storia della finanza. Circa un terzo del debito pubblico europeo viaggia ormai con rendimenti sotto zero, il chè significa che, tenuti fino alla scadenza, ci si garantisce una perdita sicura. Inoltre il rischio a livello di capitale diventa molto alto, perchè a questo punto basta un piccolo rialzo dei tassi ad innescare grosse perdite in conto capitale. Bloomberg, ha stimato che sul trentennale tedesco che rende un minuscolo 0,66% basterebbe un ritorno dei tassi all' 1% nel giro di un anno, per vedere il prezzo del bond scendere del 10%. (un bell'effetto leva!!). Molti cercano di uscire da questa situazione andando a rischiare sui Junk Bond americani, che per soddisfare questa domanda crescente hanno emesso quantità record di debito spazzatura denominato in Euro, ma appena i tassi d'interesse saliranno, l'enorme massa del debito, comincerà a rotolare giù come una enorme valanga di neve, e lì, purtroppo, saranno dolori.
Dollar Index e Eur/USD:
Il Dollar Index, per ora sta eseguendo un bell' ABC correttivo che andrà a formare un'onda (4) di grado intermediate. E' presto per fantasticare ma il minimo sindacale che mi aspetto dall'onda C in corso è sotto 95, in zona 94,50, ma tenuto conto della galoppata al rialzo di un anno effettuata da onda (3) sicuramente esiste un potenziale di discesa anche maggiore.
L'euro sta facendo un rally di segno opposto al dollar index, quindi un ABC rialzista che dovrebbe portare il cambio Euro/Dollaro verso 1,14-1,15.
Oro e Argento:
Anche se nelle ultime sedute, si rileva una certa variabilità, il nostro modello d'onda resta intatto e dovremmo essere all'inizio di una onda iii cerchiata di 3 che come target dovrebbe arrivare in zona 1.300 $/onz.
La struttura d'onda sull'argento resta abbastanza simile a quella dell'oro. Anche qua manteniamo un target attorno ai 19,50-20,00 $/onz.
alla prossima..