CRISI GRECIA
È ancora la crisi greca a tenere in apprensione i mercati, ieri scossi dall'indiscrezione (poi smentita), della richiesta di Atene di posticipare il rimborso di una rata al Fmi. Anche se tale eventualità è stata smentita la posizione finanziaria di Atene è comunque al limite: secondo una fonte, le riserve entreranno in territorio negativo dopo lunedì e al momento appare improbabile un'intesa coi creditori nell'Eurogruppo di Riga del 24.
A Washington per il meeting del Fondo, Varoufakis ha ribadito che anche se la Grecia è pronta a molti compromessi, non può certo sottoscrivere impegni che non può garantire.
Tsipras, invece si è detto più ottimista sul raggiungimento di un accordo per lo sblocco dei prestiti per fine aprile, ma ha ammesso che restano divergenze su temi chiave quali lavoro e pensioni.
TASSI FED: DILEMMA SULLA TEMPISTICA
Visti i numerosi e contrastanti dati sull'economia Usa la Fed si trova ora in difficoltà per affrontare serenamente la decisione che riguarda il rialzo dei tassi. Ancora una volta pare primeggiare una soluzione attendista. Su questa linea anche il presidente della Fed di Atlanta Lockhart, che sulla questione dei tempi ha spiegato di propendere per "un po' dopo piuttosto che un po' prima". Parole che sembrano dunque allontanare la possibilità di un intervento il prossimo giugno.
Secondo il vicepresidente della Fed Fischer, l'economia Usa dovrebbe comunque rafforzarsi abbastanza da permettere alla banca centrale di alzare i tassi quest'anno.
GIAPPONE: MIGLIORA LA FIDUCIA DEI CONSUMATORI
La fiducia dei consumatori giapponesi migliora per il quarto mese consecutivo.
L'indice relativo è salito da 40,9 punti fatti registrare a febbraio a 41,7 punti di marzo.