Mi sembra di vivere proprio in un altro mondo. Troppo abituato alle obbligazioni convertibili con premi nulli (come fino a una decina di anni fa) o addirittura a sconto rispetto al valore teorico non riesco ad abituarmi alla nuova realta'.
Chi ci segue ricorda le CV che acquistavamo pesantemente tra il 1997 ed il 2004. Tutte a sconto, con dotte discussioni con uno stimatissimo professionista di questo genere di bond, il mitico "Fabbro!" su quale fosse la CV migliore, le Vittoria ?, le Intra ?, le Pop Emilia Romagna?,etc etc….
Eravamo gasati su questi bond.
Ora il mondo si è rovesciato e le mie amate CV (l'ultima che possiedo è la Prysmian oltre alla Sias che ha un premio solo del 9%) vengono emesse a premi stellari.
Telecom Italia ha emesso ora una CV per 2 miliardi di euro, tasso 1,125 a 7 anni. Fin qui tutto ok, ma il premio non è il solito 20%-30% (che a me sembrava gia' elevato) ma uno stellare 70%. In pratica per guadagnare bisogna che l'azione in 7 anni superi 1,80 euro. In borsa tutto è possibile e non ci permettiamo di ipotecare il futuro.
Rimane la struggente arrabbiatura di avere totalmente perso un segmento del settore mobiliare, che per un decennio aveva dato, senza rischio, enormi soddisfazioni ai lettori del lombardreport.com
MOLMED: a chi chiede cosa fare con i diritti ….
Stranamente, proprio quando stavamo per consigliare l'acquisto per l'ultimo giorno, proprio stranamente oggi la societa' ha comunicato di avere fatto un accordo con una importante compagnia farmaceutica. Stranamente proprio quando il diritto stava inabissandosi. Così il diritto è cresciuto oggi del 30%.
Vedremo lunedì come si comporta. Sommando diritto e azione ex siamo ancora sotto alle quotazioni pre-stacco e Molmed è uno dei pochissimi valori biofarmaceutici che è in discesa da molti mesi.
Vediamo quanti diritti arriveranno sul mercato lunedì. Certo che quell'annuncio giunto proprio nel momento giusto per la societa' mentre il diritto scendeva…….Che tempistica fortunata !!
Una sola soddisfazione. Sul titolo era al ribasso GSA che gia' infierisce su Retelit.
L'annuncio probabilmente li ha obbligati a ricoprirsi e forse questo giustifica lo strappo.
(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)