SIAMO ENTRATI SU...


Chiusura dei mercati europei in rialzo, dopo la solita altalena in intraday dovute alle news sull'affaire greca.
Infatti questa mattina uscita la notizia che la Grecia aveva ufficialmente inviato a Bruxelles la richiesta di estensione del programma di aiuti, i listini iniziavano a salire in modo costante (il DAX si portava a 11022 andando ad aggiornare il precedente massimo storico), ma intorno alle ore 13:00 una dichiarazione di Martin Jaeger, portavoce del ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schaeuble, affermando che la richiesta di Atene non presenta alcuna proposta di soluzione sostanziale corrispondente ai criteri concordati lunedì scorso dall'Eurogruppo, de facto, fà precipitare i listini del – 1% in pochi minuti. Assorbita la non buona notizia, ecco che esce un'altra dichiarazione da parte, questa volta, del vicecancelliere tedesco Sigmar Gabriel, che ritiene la proposta scritta del governo greco un primo passo nella direzione giusta per le trattative del programma di riforme, ed ecco i mercati ripartire all'insù recuperando quasi tutto lo scivolone precedente andando a chiudere in rialzo. Come dicevamo in altri articoli, operare sui mercati in questo contesto è molto difficile in quanto completamente in balia di dichiarazioni non definitive e contraddittorie (oltretutto da parte di politici della stessa Nazione) che creano solo turbamento al regolare svolgimento delle contrattazioni.
Comunque domani è stata convocata una riunione dei ministri delle finanze dell'Eurogruppo alle ore 15 a Bruxelles per prendere una decisione, ma statene certi che non sarà definitiva, se accettare la domanda di estensione del prestito alla Grecia.
Passando ai mercati USA, segnaliamo l'uscita nel pomeriggio dei non buoni dati macro, ad eccezione dei nuovi sussidi di disoccupazione settimanali scesi a 283.000 dal precedente 304.000 ma con il rialzo dei sussidi continui a 2.425.000 contro i 2.367.000 e soprattutto il peggioramento del Leading Indicator di Gennaio a + 0,2% contro il + 0,4% del mese precedente e la contrazione del sentimento delle condizioni del settore manifatturiero relativo al mese di Febbraio da parte della FED di Philadelphia a 5,2 contro i 6,3 del mese precedente, ebbene i mercati USA hanno letto questi dati in modo inverso, cioè una conferma dell'allungamento del periodo di stabilità e non di rialzo dei tassi, andando al rialzo a sfiorare anch'essi i massimi storici (DOW, ma soprattutto S&P500) o ad aggiornare i precedenti massimi relativi (Nasdaq100 a 4413.95).
Per quanto riguarda il nostro Portafoglio azionario, da registrare l'entrata in acquisto sul titolo del NYSE:

LOCKHEED MARTIN (LMT.NYSE) (US5398301094) A 200,53 $.

LA REDAZIONE.

(articolo di Sandro Mancini)

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