Nuova brutta chiusura degli indici europei quest'oggi, alimentata dalla inversione di segno degli indici USA che avevano aperto in leggero rialzo, dalle dichiarazioni del membro della BCE, Nowotny, che ha affermato la correttezza delle decisioni della Banca Centrale in materia di politica economica intraprese la scorsa settimana (molte volte il silenzio premia) definendo assurde le aspettative degli analisti, dalla continua discesa dei prezzi del Petrolio (nonostante le scorte di greggio siano in calo nella rilevazione settimanale) e dalle forti dichiarazioni di Putin che evoca il ricorso alle armi nucleari e l'intensificazione dei raid in Siria contro obiettivi dell'ISIS e di altri gruppi terroristici.
Come dicevamo gli indici europei hanno chiuso tutti con il segno negativo, con ribassi tra il – 1,00% ca. per lo SMI ed il CAC40, a seguire – 0,76% per il DAX e – 0,61% per l'EUROSTOXX50 ed infine intorno al – 0,30% ca. per l'IBEX, – 0,18% il FTSE-MIB ed EOE olandese.
Purtroppo al momento che scriviamo, gli indici USA hanno aumentato la percentuale di vendite (- 2,00% il Nasdaq100, – 1,05% l' S&P500 e – 0,90% il DOW) trascinando ancor più in basso i futures europei (- 2,00% per DAX ed EUROSTOXX50).
Per ultimo uno sguardo al nostro Portafoglio azionario, dove bene abbiamo fatto a non aumentare gli acquisti in attesa di una decisa e chiara ripresa degli oscillatori e nel quale andiamo a registrare, in chiusura, la vendita a pareggio con la seconda metà della posizione, sul titolo italiano:
– MUTUIONLINE (IT0004195308) A 8,305.