L'ottava appena passata si chiude in negativo a causa delle delusioni post meeting Bce di giovedì. Con un mercato così negativo e volatile ci si aspetterebbe un mercato delle opzioni particolarmente sbilanciato ed invece non è così. Fra i vari indicatori che osserviamo per il medio periodo, uno di quelli importante è il ratio fra l'open interest totale delle put e l'open interest totale delle call. Come potete notare dal grafico in arancione, in genere un flesso positivo di questo indicatore è prodromico di una futura tendenza positiva e non di una inversione dell'indice. La nostra interpretazione è quindi la seguente: le mani forti non stanno distribuendo, ma hanno solo chiuso velocemente posizioni eccessivamente long su attese troppo bullish pre Draghi. Ora il mercato è tornato più "pulito" avendo tolto dal mercato gli eccessi di breve. Ora serve un trigger importante per poter violare il range che oramai conosciamo tutti: dovremo aspettare la Fed fra due settimane o già qualche dato della prossima ottava – magari i dati Cinesi – potrebbero darci degli input importanti? Difficile dirlo, l'unica soluzione è quella di seguire il mercato ogni giorno ed entrare appena ci saranno dei segnali chiari con rischio rendimento adeguati.
Redazione LSI
