mentre la borsa affonda Piteco CV 4,5% vola a 107,90


Giornata nera in borsa. Come gia' aveva scritto giorni fa Walter Riolfi con la nostra piena approvazione (per quel che vale) il mercato aveva gia' scontato tutte le possibilita' operative. La massa degli investitori/speculatori, capeggiata dagli hedge funds, era convinta che Draghi potesse fare ancora di piu' e che il dollaro sarebbe volato verso la parita' contro l'euro. Una speculazione massiccia.

Questo non è accaduto e, come al solito, la maggioranza ha avuto torto, la speculazione sul previsto (da loro) grande crollo dell'euro ha sbagliato. Quando il 95% del mercato crede che lo stesso andra' in una sola direzione….viene smentito. E la folle speculazione innestata specialmente all'estero contro l'euro si sta leccando le ferite infatti stamane l'euro contro dollaro passava di mano a 1,052 mentre questa sera a 1,092. Un 4% per una valuta è una percentuale colossale, capace di far saltare certe fragili societa' finanziarie che operano a fortissima leva e con caratteristiche nettamente speculative.
E naturalmente il crac odierno del dollaro (che probabilmente potra' essere recuperato, ma che attualmente brucia…) si è trascinato dietro i listini azionari europei che hanno sofferto per la forza imprevista dell'euro.

Il nostro portafoglio, praticamente solo obbligazionario, esce dalla giornata con una imprevedibile salita di Piteco 4,5% 2020 salita a 107,90, pur se tra pochi scambi perché nessuno vuole vendere. L'ascesa è dovuta al forte incremento di trattative sull'azione (oltre 77.000 azioni) che ha anche superato durante la seduta quota 4 euro.

Noi abbiamo inserito nel nostro Portafoglio, in sede di chiusura, un piccolo pacchetto di IGD scesa dell'8% abbondante per un classamento di azioni. Proprio quello che avevamo scritto pochi giorni fa come risposta ad una lettera di un amico abbonato come allettante possibilita' di investimento, quando accade. Ed oggi è accaduto ! Il mercato immobiliare italiano, pur debole, sta piano piano conquistando forze, inoltre IGD ha chiuso i primi 9 mesi dell'anno con un aumento dell'utile da 7 a 30 milioni di euro che dovrebbero permettere di confermare il dividendo attorno al 4%.

Per Bonifiche Ferraresi il diritto rimane incredibilmente in linea con l'azione, senza segnare marcate sottovalutazioni (solo tra l'1% e il 2% mediamente), ma gli scambi sono estremamente limitati e rendono per ora farraginoso operare. Vedremo il mercato domani e specialmente lunedì sperando che gli scambi si incrementino.

(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)

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