BCE: OGGI DECISIONE SUL QE
Dopo molta attesa oggi potrebbe essere la giornata in cui il consiglio Bce dovrebbe decidere un ulteriore potenziamento dello stimolo monetario per contrastare un periodo di bassa inflazione più prolungato di quanto stimato fino a pochi mesi fa.
Sicuramente almeno una parte delle nuove misure sono già incorporate nei prezzi di mercato, sull'onda delle nette prese di posizione di Draghi e di altri esponenti di primo piano del direttivo.
Secondo le attese dei principali operatori di mercato potrebbe essere verosimile un taglio del tasso dei depositi a -0,3% da -0,2%, un'espansione dell'importo mensile del Qe a 75 miliardi dagli attuali 60 e un prolungamento degli acquisti oltre il 30 settembre. Oltre alle decisioni del consiglio e alla successiva conferenza di Mario Draghi (al via alle 14,30) lo staff di Francoforte, contestualmente, diffonderà le nuove previsioni macroeconomiche trimestrali.
FED: AUDIZIONE YELLEN
E di seguito alla conferenza di Draghi dall'altra parte dell'oceano seguirà l'audizione del numero uno della Fed Yellen, che alle 16 italiane terrà la sua conferenza di fronte al comitato economico congiunto del Congresso Usa.
La Yellen in alcune sue recenti dichiarazioni ha fatto capire agli operatori che la Fed è consapevole dell'importanza di una manovra di rialzo dei tassi perché questa mossa sarà il suggello di un lungo percorso che avrà portato l'economia Usa fuori dalla recessione. Mai però la Yellen si è sbilanciata sulla data esatta in cui si attuerà la stretta monetaria e se tale evento coinciderà con il prossimo meeting del Fomc previsto per il 15 e 16 dicembre.
Ierii buoni dati sugli occupati del settore privato Usa a novembre diffusi a cura di Adp, anticipatori dei dati diffusi dal dipartimento del Lavoro, previsti per domani, hanno rafforzato le attese di un primo ritocco verso l'alto dei tassi d'interesse da parte di Federal Reserve, mostrando una crescita (+217.000) più alta delle attese.
CINA: PMI SERVIZI
In Cina i dati relativi al Pmi servizi di novembre indicano un rallentamento. Il dato infatti è sceso dal valore di 52,0 di ottobre all'attuale 51,2.
Il valore dell'indice è comunque superiore a 50 a testimonianza di una situazione ancora di espansione.