In questa fine di ottava operativa, commentiamo di aver deciso di non commentare. Certo, questa affermazione chiamatela come volete, scioglilingua, metafora, retorica. La verità è che non sappiamo veramente cosa dire e ripetere la parola tanto cara ma saggia, in questi frangenti, del Dott. Tomasini "congestione, congestione ed ancora congestione", sembrerebbe di stare sui banchi di scuola a scopiazzare un tema.
Allora sforziamoci di trovare una, anche piccola, logica degli attuali movimenti dei mercati azionari. La prima cosa che ci balza agli occhi è che se le decisioni molto soft della FED circa l'attuale politica monetaria USA e l'altrettanto atteggiamento soft per il futuro (3 rialzi dei tassi in programma per il 2016, ma solo se confortati da dati macro in linea con le attese di crescita economica, occupazionale ed inflazionistica) avevano prodotto un paio di sedute di forti rialzi per gli azionari, gli stessi tra ieri ed oggi hanno perso tutti i guadagni accumulati sconfessando, de facto, il sentiment positivo che si era creato. Da sottolineare che il rialzo di mercoledi scorso era avvenuto anche con un prezzo del Petrolio in netto calo (34/35 $/b) ed ai minimi di lungo periodo.
A dare una mano ai ribassisti, la notte scorsa è intervenuta la BOJ annunciando una manovra di politica monetaria (slittamento temporale degli acquisti di bonds e aumento di 300 mld./yen di acquisti di ETF azionari) che i mercati azionari locali hanno recepito come intervento molto modesto, rimangiandosi tutti i guadagni registrati in intraday e andando a chiudere in decisa negatività (Nikkey – 1,9%).
Al momento che scriviamo gli indici USA perdono tutti tra il – 0,60% del Nasdaq100 ed il – 1,15 % del DOW.
Questa negatività ha contagiato anche i listini azionari europei che ieri chiudevano la seduta praticamente a pareggio dopo aver guadagnato anche il + 2% in intraday ed oggi, registrato un tentativo di rialzo in mattinata in corrispondenza della scadenza tecnica dell'EUROSTOXX50 (ore 11:50 – ore 12:00), subito dopo i mercati hanno preso la via dei ribassi, capitanati soprattutto dal DAX proprio in prossimità della propria scadenza tecnica. Manipolazione .nooooo, ma siamo matti, specie dopo che il responsabile del mercato Xetra ha annunciato che il loro sistema è molto sicuro da eventuali manipolazioni, in quanto l'asta per la fissazione del prezzo l'orario è dalle ore 13:00 alle ore ..random (max. 5 minuti). Stà di fatto che oggi sul DAX è stato fissato un "price settlement" a 10599 livello mai toccato in orario asta (fonte Interactive Brokers).
Detto ciò, i mercati europei nel pomeriggio hanno lateralizzato per poi continuare la loro discesa. In chiusura registriamo la peggiore performance per gli indici IBEX spagnolo – 1,70%, a seguire l'EUROSTOXX50 a -1,40 , il DAX – 1,20, il CAC40 ed il FTSE_MIB – 1,11% ed infine lo SMI svizzero a – 0,70%.
Infine uno sguardo al nostro Portafoglio azionario che, nonostante tutta la negatività, resiste ai nostri livelli di STOP ed anzi qualche titolo consigliato riesce ad andare in controtendenza ed a farci entrare in acquisto, come nel caso di SAES GETTERS che nell'ultimo giorno di ribasso ha preso il nostro STOP PROFIT per poi ripartire alla grande .prezzo da pagare (in questo caso mancato maggior introito) per seguire disciplinatamente la strategia.