Poco da aggiungere all'articolo del Dott. Tomasini prima della chiusura del cash in europa.
La giornata odierna degli indici azionari europei, anziché prospettarci un rimbalzo dopo le continue cadute dei giorni scorsi, ha ulteriormente intensificato i ribassi rimangiandosi tutto il rally partito dal 22 ottobre 2015. In sole 9 sedute il DAX ha perso il 10%, peggio ha fatto l'EUROSTOXX50 che ha perso poco più del 10% ma in meno sedute, solo 7. Un po' meglio solo il nostro listino FTSE-MIB che ha perso l' 8,50% in 7 sedute trascinato dalla zavorra del settore bancario. Ora, dopo la delusione delle misure intraprese dalla BCE, la continua discesa del Petrolio ed il rafforzamento della moneta unica contro dollaro, bisognerà monitorare i supporti di metà ottobre sempre che la decisone in materia di tassi della FED di mercoledi della prossima settimana non induca gli indici internazionali ad un ribaltamento della situazione per la fine dell'anno ed il principio del 2016. La nostra view per la settimana entrante è per un rimbalzo dall'ipervenduto, ma non certo per andare a riguadagnare le posizioni ultimamente perse, ma viste le nostre posizioni in essere saremmo felicissimi di sbagliare.
Dicevamo della riunione della FED di mercoledi, oggi abbiamo potuto notare come i mercati USA hanno preso male gli ottimi dati macro usciti nel pomeriggio sui prezzi alla produzione e sulle vendite al dettaglio di novembre, facendo presagire un sicuro rialzo dei tassi, ma con quale outlook ??
Nello specifico i dati sono usciti rispettivamente a + 0,3 % mese/mese contro attese per un + 0,0% e – 1,1% anno/anno contro attese per un – 1,4%, dello stesso tenore il dato "core ex-food & energy" è uscito a + 0,3% mese/mese contro attese per un + 0,1% e + 0,5% anno/anno contro attese per un + 0,2%, mentre per quanto riguarda le vendite al dettaglio sono uscite con un + 0,2% mese/mese in linea con le attese ed il dato "core ex-auto & gas" + 0,4 mese/mese contro attese per un + 0,3%.
Passando infine al nostro Portafoglio azionario, abbiamo preso atto della situazione e quindi deciso di non attendere la chiusura del mercato italiano chiudendo subito i titoli maggiormente colpiti dalle vendite (2 dei quali a pareggio con la seconda metà della posizione) e lasciando in essere quelli che, durante questi giorni di ribassi, hanno mostrato una maggiore forza relativa. Per quelli europei confidiamo che lunedi, con molto probabile apertura in gap down, non tocchino i nostri livelli di STOP per poi vederli rimbalzare.
Nel dettaglio, a circa 20 minuti dalla chiusura del cash, abbiamo venduto i seguenti titoli:
– ANIMA HLDG (IT0004998065) A 8,01.
– AZIMUT (IT0003261697) A 22,45.
– BANCA GENERALI (IT0001031084) A 27,34.
– SAES GETTERS (IT0001029492) A 10,31.