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MERCATO SECONDARIO ITALIANO
Il mercato secondario italiano ieri è stato caratterizzato da una certa debolezza con lo spread tornato ad allargarsi in area 96 punti base e il tasso del decennale di riferimento salito a 1,425%.
Intanto sempre ieri e a mercati chiusi, il Mef ha comunicato che, vista l'ampia disponibilità di cassa e le ridotte esigenze di finanziamento, le aste di titoli a medio-lungo termine che erano previste in calendario per l'11 dicembre, non avranno luogo.

AUSTRALIA: TASSI INVARIATI
Per il settimo mese consecutivo e al termine del meeting di politica monetaria la banca centrale australiana ha lasciato il costo del denaro invariato al 2%. Le ragioni della decisione sono motivate dal fatto che "anche se la bassa inflazione offre spazi per un taglio dei tassi qualora i prossimi mesi dovessero dare segnali deludenti sul fronte della crescita si è riscontrato che il buon andamento dell'export è stato sufficiente nell'ultimo trimestre a dare sostegno all'economia e a controbilanciare il calo degli investimenti aziendali".
Per quanto ci riguarda invece la nostra posizione in AUD incomincia a darci soddisfazione. A questo punto non ci resta che segnalare un Importante supporto di EurAud a quota 1.45.

CINA. INDAGINI CONGIUNTURALI
In cina il settore manifatturiero ha frenato ulteriormente nel corso del mese di novembre, con il relativo indice Pmi ufficiale 49,6 punti, minimo da tre anni, dai 49,8 del mese precedente (su attese per un dato invariato a 49,8). In contrazione – per il nono mese consecutivo – anche il Pmi manifatturiero elaborato da Caixin, pur con un indice risalito a 48,6 punti in novembre dai 48,3 del mese precedente.
In ripresa invece il comparto servizi: in questo caso il Pmi ufficiale si porta a 53,6 punti dai 53,1 di ottobre.
Intanto il Fondo Monetario Internazionale ha ammesso lo yuan cinese nel proprio paniere di valute benchmark. La divisa cinese avrà un peso del 10,92% all'interno del paniere che, ricordiamo, comprende anche dollaro, euro, sterlina e yen.

GIAPPONE: DATI PMI
Attività manifatturiera in espansione in Giappone. Il dato finale dell'indice Pmi manifatturiero, elaborato da Nikkei, si è attestata a 52,6 punti, leggermente sotto i 52,8 della stima flash, ma sopra i 52,4 di ottobre. Da segnalare che si tratta della settima lettura mensile consecutiva sopra la soglia dei 50 punti. Segnaliamo che il Nikkey ha recuperato quota 20.000, restiamo positivi sull'indice sempre con Etf a cambio coperto.