Le follie finanziarie proseguono.
Pensate ai tassi negativi sui BOT e CTZ quando solo quattro anni fa l'Italia non riusciva ad emetterli se non al 5% o al 6%….
Uno degli esempi che cito sempre nelle nostre conferenze è il seguente: quanto avrei perso se avessi potuto leggere nel 2011 qualche titolo (solo il titolo,non il listino di borsa….) del Sole 24 ore del 2015?
leggendo che il QE proseguiva da anni in Europa e Giappone,con la possibilita' di un quarto QE in USA, e conseguente alluvione di liquidita' avrei acquistato valanghe di ETC sull'oro.. oro e inflazione folle sono(anzi "erano") sempre stati collegati. Risultato ? Una perdita colossale…..meglio non avere letto….
-Che dire del platino,molto piu' raro dell'oro che quasi sempre ha quotato molto piu' dell'oro se si escludono sporadiche puntate a breve al ribasso, sempre poi rintuzzate dalla domanda industriale ?Ora da moltissimi mesi quota il 15% in meno dell'oro. Una vera stranezze per molti commentatori del settore. Anche perché neppure le voci sugli scioperi avvenuti nelle miniere di platino,mesi fa, hanno cambiato la sottovalutazione.
-E la corona norvegese,moneta di uno dei pochissimi Stati del mondo che si fregia della tripla AAA che continua a crollare ? Da 8 a 9,40 contro euro. Quota ora meno della consorella svedese mentre fino ad un anno fa valeva il 10% di piu'.
Parzialmente si puo' giustificare la debolezza con la discesa del petrolio,ma ricordiamo che la Norvegia è un gioiello come finanze statali…..
-e le mosse delle societa'? Enel prima ti offre Enel Green Power e poi,leggo sui giornali,ora vuole riprendersela.
-ed ENI che non si era decisa a vendere il settore drilling quando le quotazioni erano ben piu' del doppio di ora e i giornali finanziari ne anticipavano la mossa …..si decide adesso di vendere parte dei titoli….
-e che credito dare ai target price sull'AIM ? molte societa' sono teoricamente valutate molto piu' del doppio.Tra queste spicca per sottovalutazione un titolo specializzato in energia eolica con ricco dividendo. Il bilancio mi sembra serio (anche se la valutazione delle eoliche non è il mio forte) ma nessuno se ne interessa fin quando rimangono confinate sull'AIM
-e chi avrebbe scommesso nella cessione ai cinesi di Pirelli (una societa' cui la mia famiglia era legata da 80 anni e che quindi mi ha sorpreso)o di Italcementi ai francesi ? Ora la caccia alla prossima vittima è aperta e le voci incontrollabili fioccano. Alimentati dal rastrellamento su Telecom…
-e le strane mosse di azionisti di riferimento di una societa' quotata che prima comprano piccoli pacchetti dei loro titoli per venderli dopo due settimane a prezzi inferiori ?Che logica c'è?
-mentre il mondo corre noi siamo ancora qui ad aspettare che a livello governativo si decida tra due offerte per il rinnovo della concessione di Autostrade Meridionali,offerte sul tavolo da molti mesi. Ci sono due prezzi di subentro.. Non sembra tanto difficile decidere. Eppure la politica impone i suoi tempi burocratici. No comment.
ed il crac delle IPO ? Zanetti abbandonata dopo la quotazione per non parlare di Poste per le quali avevamo passato una giornata da incavolati nello scoprire che ci avevano assegnato il minimo (giusto per andare all'assemblea !) rispetto ad una consistente sottoscrizione…..per poi scoprire che invece ci avevano fatto un regalo colossale nel non darcele! In America le societa' piu' blasonate che si presentano in borsa calibrano attentamente il prezzo di emissione e poi seguono le prime quotazioni. Vogliono che i soci siano soddisfatti per potere contare su di loro in futuro per aumenti di capitale etc. Qui da noi si spinge al massimo l'entita' delle azioni offerte e poi si abbandonano i titoli al loro destino.;a i risparmiatori hanno la memoria lunga….
Tutto questo avviene mentre le quotazioni di bond ed azioni hanno toccato livelli elevatissimi. Alesander Koci di Deutsche Bank,come riporta Gold Eagle, ha detto " given the current low level of inflation S&P should be trading at half of its value".
Cosa ci aspetta ? Molti parlano di una deflazione ancora piu' accentuata.Potrebbe essere combattuta,anche se siamo in terreni inesplorati, con nuove massicce valanghe di liquidita'. Forse avra' percio' ragione Mike Kosares che,nel propugnare l'oro come scudo sia per deflazione che per inflazione, afferma, in caso di deflazione "you will hear the roar of the printing presses from Mars!"
(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)