Tutto esaurito per l'asta dei Ctz scadenza 2017 e fin qui nulla di nuovo, ma la novità interessante e storica riguarda il rendimento che i sottoscrittori si sono portati a casa: un "ottimo" -0,023%. Avete capito bene, chi compra oggi avrà a scadenza non più il capitale più "qualcosa" bensì il capitale investito meno lo 0,023%! Follia? No assolutamente, questi sono i nuovi tassi per "investire" nella parte breve della curva: se fino a ieri lo Stato ci riconosceva un interesse seppur minimo, oggi lo Stato per venderci i suoi titoli ci chiede pure gli interessi!
Tranquilli nessun illecito, tutto questo è solo la conseguenza della nuova politica della Bce: portare i tassi in negativo ove possibile al fine di fare ripartire l'economia.
Per i neofiti dell'argomento spieghiamo in poche parole come tutto questo sia possibile.
La Bce sta semplicemente copiando quello che hanno già fatto altre banche centrali: sta cercando di fare ripartire inflazione ed economia acquistando bond sul mercato (se acquisto titoli i rendimenti scendono) e tagliando i tassi di finanziamento. Per chi non ha studiato Economia ricordiamo che tutte le banche sono obbligate ad avere una certa liquidità presso la Bce, detta riserva obbligatoria e questa per ora è remunerata allo 0,05%. La parte eccedente la riserva obbligatoria, invece, ha un tasso negativo dello 0,20% e ciò vuole dire che lasciare denaro depositato presso la Bce equivale ad un "costo" dello 0,20% per l'appunto. Per evitare questo costo le banche hanno fondamentalmente due strade: impiegare soldi ovvero prestarli, oppure comprare titoli.
Capite già da voi quindi perché la parte breve della curva sia in negativo: se una banca non vuole o non è in grado di erogare credito, meglio acquistare un Ctz e perdere lo 0,023% piuttosto che lo 0,20% lasciando il denaro presso la Bce. Tutta questa negatività (sui tassi), ahinoi, è destinata a durare ancora e peggiorare ulteriormente: a dicembre probabilmente la Bce taglierà ulteriormente il tasso per i depositi bancari, probabilmente allo 0,4% e ciò comporterà un'ulteriore negatività dei tassi a breve.
A scopo informativo ricordiamo che i tassi tedeschi sono in negativo già da tempo fino alla scadenza dei 6 anni.
Quindi? Quindi fare soldi per un portafoglio a rischio contenuto come il nostro sarà sempre più complicato, bisognerà abituarsi a ritorni bassi e occorrerà, per forza di cose, aumentare un po' il rischio del portafoglio per poter portare a casa un minimo di performance positiva.
Abbiamo già da tempo incominciato, con estrema gradualità, ad inserire qualche asset rischioso ed in futuro non potremo fare altro che incrementare, cum grano salis, la parte a rischio.
Per ora i risultati, sebbene non più paragonabili a quelli di solo qualche anno addietro, ci sorridono: ad oggi abbiamo un +2% di rendimento da inizio anno, e visti gli ultimi tassi dei Ctz, non possiamo lamentarci.
Per il futuro, tuttavia, cercheremo di aumentare ulteriormente il ritorno percentuale dei nostri investimenti, ma ciò comporterà per forza di cose un minimo di rischio e quindi volatilità in più per il nostro portafoglio. Cercheremo come sempre di avere un approccio per il "buon padre di familia", ma anche il buon padre di familia si dovrà adeguare alle nuove condizioni economiche monetarie: i titoli di stato a breve non sono più una scelta efficiente e d'ora in poi, solo una diversificazione molto oculata ed efficiente, ci permetterà di avere ritorni annuali adeguati e positivi.
La nuova sfida è partita e noi raccogliamo il guanto con piacere.
Redazione RC
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