Draghi: pronti al nuovo bazooka


E' da poco terminata la conferenza mensile dell'Ecb che riassumiamo velocemente:

- Alcuni membri (forse anche Mario?) già oggi erano a favore di una nuova azione
- L'inflazione resta un problema con fattori di rischio legati a: crescita sotto alle attese, petrolio basso, apprezzamento del tasso di cambio nominale effettivo, eccessiva correlazione fra prezzi al consumi nel breve periodo e aspettative di lungo periodo
- Nella riunione di dicembre la Bce riesaminerà le manovre di politica monetaria
- Draghi ha inoltre ipotizzato una ulteriore riduzione del tasso sui depositi, oggi al -0.2%, e che il QE (previsto fino al settembre del 2016) potrebbe essere prolungato se necessario
- Draghi ha inoltre aggiunto che la ripresa economica continuerà (tasso di crescita area euro +0.4% trimestrale nel q2 dopo un +0.5% del q1), ma sarà frenata da una domanda esterna più debole del previsto

La reazione del mercato a queste parole piuttosto positive per la finanza è stata molto chiara: bond, borsa, crb e dollaro in netto guadagno.
Operativamente parlando crediamo sia ritornata l'ora di riaccumulare un po' di equity da poi rivendere entro fine anno.
Riteniamo che il Dax sia da ricomprare, ma crediamo che anche sui paesi emergenti sia stato già scontato il peggio e quindi, come risk/reward, sono tornati più che interessanti.

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