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DOMANI MEETING BCE
Mercati e operatori finanziari sono in sensibile attesa del meeting di politica monetaria della Bce e soprattutto della conferenza stampa di Draghi, entrambi in agenda domani, anche se non sembra ancora il momento per l'annuncio di un ampliamento o di un'estensione del "Qe". In ogni caso è opinione diffusa che ci sarà sicuramente spazio per queste misure nei prossimi mesi soprattutto alla luce dell'andamento dell'inflazione e delle recenti dichiarazioni di alcuni esponenti di punta del consiglio di Francoforte.
Intanto sui mercati, i numeri dell'indagine trimestrale Bce sul credito al settore privato nella zona euro hanno indotto gli investitori alle prese di profitto sull'obbligazionario europeo, reduce da settimane di rialzi.
I rendimenti dei Btp sul tratto decennale sono risaliti dai minimi segnati la settimana scorsa, che restano comunque a breve distanza, mentre lo spread è rimasto sostanzialmente fermo a 105 punti base, sui minimi da inizio aprile. Sul primario, saranno attive Berlino e Lisbona. La prima metterà a disposizione degli investitori 4 miliardi di Schatz a due anni, mentre il Portogallo offre fino a 1,25 di titoli a 3 e 11 mesi.

GIAPPONE: BILANCIA COMMERCIALE
Nel corso del mese di settembre in Giappone la crescita dell'export a perimetro annuo ha registrato un rallentamento. I motivi sono da ricercarsi nel crollo delle vendite in Cina che hanno influenzato i dati giapponesi motivazione che ha riproposto la tesi di molti operatori che la debolezza della domanda estera possa spingere l'economia in recessione.
Dall'analisi dei dati emerge che le esportazioni sono aumentate il mese scorso di un modesto 0,6% su anno a fronte di attese per +3,4% mentre le importazioni hanno visto un calo dell'11,1% su anno, quasi in linea con le attese (-11,7%). La bilancia commerciale di conseguenza evidenzia un deficit di 114,5 miliardi di yen rispetto all'avanzo di 84,4 miliardi previsto.
Nonostante ciò il Nikkey ha chiuso a +1.91%, l'idea per ora è "tanto male, tanto bene", ovvero più vi sono dati eco deboli più il mercato scommette su nuovi stimoli monetari.

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