COMMISSIONE EUROPEA E DISEGNO DI LEGGE DI STABILITA'
Sulla base delle notizie apparse sulla maggior parte delle principali testate giornalistiche la prima lettura del disegno di legge di Stabilità non dovrebbe subire richiesta di revisione da parte della Commissione europea. Pur essendo opinione diffusa dei principali operatori economici e della stampa tuttavia il verdetto definitivo di Bruxelles sulla manovra, approvata la scorsa settimana, è atteso a novembre.
Sotto la lente dei tecnici della Commissione sarà in particolare, il rinvio dell'aggiustamento di bilancio in termini strutturali, le coperture e i tagli di spesa.
Stamane si tiene intanto una riunione del Consiglio dei ministri con all'ordine del giorno le leggi regionali.
PADOAN SU PRESSIONE FISCALE E SPENDING REVIEW
In occasione di un forum con "Il Sole 24 ore", Padoan si è soffermato ad analizzare gli effetti della manovra da circa 30 miliardi sulla pressione fiscale. A quanto sostiene Padoan grazie alla manovra definita "espansiva e allo stesso tempo di risanamento", la pressione fiscale scenderà dal 44,2% ora previsto nei tendenziali al 42,4% in un calo che avrà "carattere permanente".
In merito al capitolo spending review, invece, il ministro afferma che la cifra che riguarda gli interventi strutturali – circa 5 miliardi – è inferiore a quella indicata nel Def perché "manca il taglio delle tax expenditures": "si è trattato di una scelta politica, dato che ridurre le spese fiscali vuol dire aumentare le tasse".
MINUTE MEETING BANCA CENTRALE AUSTRALIANA
Dall'analisi delle minute dell'ultimo meeting della banca centrale australiana, in cui si è deciso di lasciare invariati i tassi, si evince che i membri del board sono convinti che la crescita economica abbia accelerato il passo nel terzo trimestre. Secondo i partecipanti al meeting la brusca frenata che potremmo definire quasi uno stallo del secondo trimestre era dunque dovuta a fattori temporanei che dovrebbero essere stati assorbiti.
