SIAMO ENTRATI SU... e considerazioni in chiusura..


Forte volatilità nei mercati internazionali in questo primo scorcio di anno anche se non sempre supportata da notizie certe e veramente importanti. Poi cercare di capire la direzionalità è veramente un compito da…….Mago Merlino !! La risposta potrebbe essere che l'incertezza di alcuni provvedimenti futuri ha il sopravvento sulle certezze provenienti dai dati macro Europei ed USA.
Partendo dalle incertezze abbiamo sul piatto della bilancia quella su chi vincerà le elezioni greche e la conseguente politica economica che i vincitori vorranno intraprendere per il futuro (cancellazione o rinegoziazione del debito). Incertezza sul prossimo QE da parte della BCE sia nella tempistica (la annunceranno nella riunione prima delle elezioni greche o in quella successiva ?), sia nell'ammontare economico (da 500 a 1000 mld. di €), sia negli strumenti sui quali intervenire (titoli di stato si o no), sia nella percentuale di debito di ciascuno Stato. Incertezza sulle sanzioni alla Russia (le diminuiranno o le aumenteranno ?). Incertezza su come la BCE intende richiedere nuovi parametri patrimoniali alle banche europee di rilevanza nazionale (v. aumento di capitale del Banco Santander e crollo delle quotazioni del settore bancario europeo), ma allora gli aumenti di capitale delle banche prima dei famosi stress test di fine anno 2014 a cosa sono serviti ?? Se la BCE interviene nuovamente e con questa fretta, allora i parametri richiesti precedentemente erano troppo accomodanti ??
Nell'altro piatto della bilancia notiamo dati macroeconomici europei in ripresa (C.P.I., occupazione) in buona parte delle nazioni UE (non in Italia) grazie anche ad un Euro che si indebolisce ogni giorno di più, ma con dati sui consumi personali molto bassi e soprattutto notiamo una locomotiva chiamata USA che ad ogni stazione (uscita di dati macro) accellera sempre di più (C.P.I. Produzione industriale, fiducia delle imprese, aumento occupazionale e diminuzione della disoccupazione totale).
Il consuntivo dei mercati in questi giorni è, come dicevamo prima, una non direzionalità, anche nei mercati USA che invece la dovrebbero avere, a meno di non leggere gli ottimi dati macro come una possibilità da parte della FED di alzare in anticipo i tassi di riferimento, iniziando a drenare liquidità.
Solo così possiamo tentare di decifrare gli alti e bassi (grande volatilità) quotidiani ed oggi addirittura intraday dei listini.
Per concludere i mercati europei oggi in chiusura hanno lasciato sul parterre tra il – 3,60% ed il – 3,00% ca. rispettivamente dell' IBEX, del FTSE-MIB e dell'EUROSTOXX50 (listini a forte componente bancaria), per passare poi al – 2,00% ca. del DAX e del CAC40, per terminare con un modestissimo – 0,20% ca. dello SMI svizzero (molto pragmatico e poco incline a market-news).
In attesa della chiusura di ottava, i listini USA al momento che scriviamo, fanno segnare un – 0,75% ca. per S&P500 e DOW e – 0,50% ca. per il Nasdaq100.
Per quanto riguarda il nostro Portafoglio azionario, da registare il non eccellente acquisto (vista la chiusura del listino tedesco) del titolo:

CONTINENTAL (CON.DE) (DE0005439004) A 174,75.

LA REDAZIONE.

(articolo di Sandro Mancini)

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