DRAGHI: QUANTITATIVE EASING
Ieri Draghi è tornato a ribadire l'impegno del direttivo Bce a ricorrere in caso di necessità a nuove misure non convenzionali, compresi gli acquisti di titoli di Stato. E il mercato sembra aver preso ben in parola queste dichiarazioni e dare per certo il lancio del QE da parte di Francoforte, forse già nel meeting del 22 gennaio.
Per quanto riguarda, invece la modalità con cui si attueranno questi programmi la preferenza degli operatori è per una operazione in cui la Bce acquisti proporzionalmente governativi di tutti i singoli stati mentre altre ipotesi emerse di recente (acquisti effettuati dalle singole banche centrali sui titoli dei rispettivi paesi o acquisti limitati ai governativi tripla-A), agli occhi del mercato rischierebbero di limitare la portata dell'iniziativa e compromettere la fiducia nell'azione della Bce.
NUOVO RIALZO PER I BTP
Ieri l'obbligazionario italiano ha chiuso in positivo dopo un inizio di 2015 in cui non sono mancate le vendite. L'impulso decisivo si è visto nel pomeriggio, quando l'incremento degli acquisti ha visto una particolare preferenza al tratto decennale. Il rendimento finale è stato pari al 1,84%. Complice l'andamento negativo dell'obbligazionario tedesco lo spread Btp/Bund ha stretto in chiusura di oltre 10 punti e ha terminato a 133 punti base.
DATI MACRO CINA: PREZZI AL CONSUMO
Sono in discesa e vicini ai minimi da cinque anni i prezzi al consumo annuali in Cina: si tratta dell'ennesimo segnale della persistente debolezza dell'economia del Paese. Il mese scorso l'indice dei prezzi al consumo aveva registrato un aumento dello 0,3% rispetto al mese precedente, in linea con le attese.
L'indice dei prezzi alla produzione relativo al mese scorso ha mostrato una flessione del 3,3% rispetto all'anno precedente. Le attese erano per un calo del 3,1% dopo la flessione del 2,7% a novembre.
Sempre da oriente ma sul fronte giapponese segnaliamo che l'indice leading economic indicator giapponese ha registrato una flessione di 0,7 punti a novembre rispetto al mese precedente.
DATI MACRO USA: MERCATO LAVORO
Sul fronte economico Usa l'attenzione degli operatori è oggi focalizzata sui 'payroll Usa' di dicembre.
Le attese di consenso dei principali operatori indicano un dato di 240.000 nuovi posti non agricoli, rispetto ai 321.000 del mese precedente e prevedono un tasso di disoccupazione in ulteriore calo al 5,7%.
Mercoledì il rapporto Adp sull'occupazione nel settore privato Usa, tradizionale anticipatore dei numeri ufficiali del mercato del lavoro, ha evidenziato un dato superiore alle attese, con 241.000 nuovi posti in dicembre.
Se non vi saranno sorprese dell'ultima ora e sulla base dei dati odierni lo stato di salute del mercato del lavoro Usa dovrebbe permettere alla Fed, come suggerito anche dalle ultime minute, di avviare quest'anno il rialzo dei tassi nonostante la debolezza dei prezzi dettata dalla discesa del greggio.