Commodity si o commodity no?


Di seguito Vi proponiamo una intervista esclusiva a Massimo Siano (sotto in foto) responsabile del Sud Europa ad ETFSECURITIES.

D 1- Il nostro sito da tempo suggerisce l'acquisto di ETF legati alla Cina, sappiamo che voi avete da poco quotato un etf sull'argomento, ci può dire qualcosa sul vostro Etf e cosa ne pensa di un eventuale forte rallentamento della cina da molti economisti ipotizzato?

R – L' ETFS-E Fund MSCI China A GO UCITS ETF (codice Bloomberg: CASH IM codice ISIN IE00BHBFDF83 ) grazie alle recentissime riforme del governo di Pechino consente l'accesso diretto ad ogni investitore italiano sulle azioni quotate in Cina. Le azioni quotate sulle borse di Shanghai o Shenzhen sono anche chiamate A-Share. L'operatività sui titoli di queste società in passato è stata riservata SOLO agli investitori domestici. In passato quindi gli investitori stranieri e gli operatori di ETF potevano accedere al mercato cinese solo tramite l'acquisto di azioni di società cinesi quotate sulla borsa di Hong Kong e negli Stati Uniti che come sappiamo non è proprio la stessa cosa !
Ultimamente grazie alle riforme del governo che hanno emanato il programma RQFII (Renminbi Qualified Foreign Institutional Investor) la Cina ha aperto le porte del suo mercato azionario interno in valuta locale Renminbi (o anche azioni cinesi di tipo "A-Share) anche agli investitori istituzionali stranieri purchè qualificati direttamente dal governo cinese", ecco perchè ETF Securities ha deciso di lanciare questo ETF in collaborazione con E Fund, uno delle maggiori SGR in CINA.
Le valutazioni delle società A-Share sono ai minimi dall'inizio della crisi finanziaria globale nel 2008. Negli ultimi anni le azioni cinesi hanno sottoperformato i mercati sviluppati e le loro valutazioni riflettono questo andamento. Le A-Share cinesi misurate dall'MSCI China A Index non sono mai state così convenienti, in termini di rapporto prezzo/utili, dalla fase più acuta della crisi finanziaria globale scoppiata nel 2008.
Visto l'impegno assunto dal governo cinese in occasione dell'importantissimo terzo plenum del novembre 2013 per accelerare le riforme economiche e liberalizzare il settore finanziario, la stabilizzazione della crescita attorno a un tasso più sostenibile del 7-8% e la capitalizzazione di borsa ancora modesta delle imprese cinesi rispetto alle dimensioni e all'importanza dell'economia del paese, riteniamo che le prospettive di lungo termine delle azioni A siano eccellenti. La Cina è riuscita a mantenere un robusto tasso di crescita del 7,7%, mettendo a segno una delle migliori performance mondiali malgrado gli insistenti timori di un hard landing dell'economia e di una potenziale crisi creditizia . La crescita del PIL reale è rallentata dall'insostenibile livello del 10-12% annuo del periodo 2009-10 a un ritmo più sostenibile del 7-8% l'anno. Negli ultimi tre anni i mercati azionari cinesi hanno dovuto adeguarsi al minor tasso di crescita, ma a nostro parere la fase di adattamento si è ormai in gran parte conclusa. Le stime della maggior parte degli analisti e dello stesso governo cinese prevedono che nel 2014 la crescita della Cina si attesterà attorno al 7-8%.

D 2- La nostra idea di medio periodo sulle commodity è ancora positiva, tuttavia sul breve abbiamo avuto importanti ritracciamenti che ci hanno un po' meravigliati. Secondo lei come mai le commodity hanno stornato così pesantemente? Il ciclo rialzista è finito?*

R – Preoccupazioni circa la previsione della crescita cinese, l'immobilità economica dell'Europa e l'allentamento delle tensioni geopolitiche nella regione del Mar Nero hanno pesato durante la scorsa settimana sulla performance delle commodity, generando deflussi da molti ETC. Gli scambi non sono però avvenuti a senso unico, tuttavia, perché la correzione del prezzo ha attirato gli investitori in cerca dell'affare verso petrolio e grano. Molti dei fattori che hanno influito sul prezzo delle commodity nelle ultime settimane sono temporanei, e presentano secondo la nostra opinione interessanti opportunità per chi desidera investire a medio e lungo termine.: in questo quadro la ricerca di ETF Securities crede che i prezzi delle commodity – in particolare quelle più strettamente collegate al ciclo industriale – dovrebbero riprendersi dagli attuali bassissimi livelli.
Gli ETC sul petrolio vedono la decima settimana consecutiva di afflussi perché gli investitori considerano attraenti gli attuali livelli di prezzo. Gli ETC sul petrolio hanno visto la decima settimana consecutiva di afflussi portando il totale del periodo a 192 milioni di dollari, poiché gli investitori vedono i livelli di prezzo attuali come un punto di ingresso interessante. Sebbene la International Energy Agency abbia rivisto al ribasso la previsione della domanda mondiale di petrolio per il 2014 e il 2015, quest'ultima è ancora data in rafforzamento nel terzo e quarto trimestre del 2014 e verso il 2015. Ci si aspetta che l'OPEC annunci tagli nella produzione per il 2015 se la domanda e i prezzi resteranno bassi; i prezzi di Brent e WTI, secondo noi, potrebbero potenzialmente tornare rispettivamente a 110 e 105 dollari al barile nei prossimi mesi.
Gli ETC sul grano vedono la 18° settimana consecutiva di afflussi al raggiungimento del prezzo minimo da quattro anni. L'USDA ha recentemente annunciato di aspettarsi che la produzione arrivi al record di 720 milioni di tonnellate nel 2014. Tuttavia, gli investitori hanno lentamente costruito posizioni sul grano con l'aspettativa che le previsioni ottimistiche non si verificheranno. Il grano è attualmente prezzato in base a perfette condizioni di crescita e ogni minimo intoppo meteorologico nei principali paesi produttori o escalation delle restrizioni commerciali potrebbe portare al rally dei prezzi. Nel frattempo, ETFS Sugar (SUGA) ha segnato 2,2 milioni di dollari di afflussi durante la scorsa settimana, grazie alla caduta del prezzo, ai minimi da cinque anni, causato dalla previsione che la produzione sarà più alta della domanda.

D 3- L'oro è ancora una commodity per così dire safe o continua ad essere una commodity legata a motivi fortemente speculativi?*

R – I metalli preziosi hanno visto i deflussi più consistenti in oltre un anno, in particolare per l'argento e per gli ETC sia lunghi che corti sull'oro
La diminuzione del rischio globale e la forza del dollaro statunitense pesano sui metalli preziosi. I metalli preziosi hanno visto 263 milioni di dollari di deflussi la scorsa settimana, e gli ETC su oro (sia lunghi che corti) e argento hanno registrato le perdite più consistenti. Dati economici deludenti dalla Cina e dall'Europa hanno indebolito la domanda per i metalli preziosi industriali, con 17 milioni di dollari di deflussi dagli ETC sul palladio. Secondo le nostre previsioni, la discesa dei prezzi è eccessiva e argento, platino e palladio saranno verosimilmente i maggiori beneficiari nel momento in cui la crescita di Cina e Stati Uniti dovesse continuare come previsto. L'oro ha chiuso poco sopra alla nostra stima di costo di produzione complessivo e all'attentamente monitorato livello di supporto di 1200 dollari all'oncia. Il rafforzamento del dollari statunitense ha pesato sull'oro scambiato con questa valuta, ma ha portato prezzi molto più interessanti per gli scambi con l'euro. Pensiamo che l'attuale prezzo dell'oro sia un livello di ingresso molto interessante per gli investitori a lungo termine.

D 4- Se ce l'ha potrebbe darci la sua commodity preferita? Sia per il breve sia per il medio periodo?*

R – Squadra che vince non si tocca: short sul gas naturale USA. Il contango rimane ancora alto e la posizione corta potrebbe rileversi ancora interessante. La mia è ovviamente una opinione del tutto personale, così come penso che nel lungo periodo una posizione corta sul metallo giallo possa essere interessante con il progressivo rialzo dei tassi americani.

D 5- Ha nuovi prodotti interessanti da segnalare?*

R – Ultimamente abbiamo lanciato in Borsa Italiana il nuovissimo ETFS US Energy Infrastructure MLP GO UCITS ETF (codice Bloomberg MLPI IM Codice ISIN: IE00BHZKHS06). Il fondo negoziato in borsa ETFS US Energy Infrastructure MLP GO UCITS ETF (MLPI) replica la performance dell'indice Solactive US Energy Infrastructure MLP. Le Master Limited Partnership ("MLP", Società in accomandita per azioni) sono quotate e costruiscono gasdotti ed eleodotti negli Stati Uniti. Queste società traggono la maggior parte dei loro ricavi da attività relative al possesso e alla gestione di beni utilizzati nel settore della logistica energetica, compresi, ma non solo: gasdotti, impianti di stoccaggio e altre attività utilizzate nel trasporto, stoccaggio, raccolta e trattamento del gas naturale, gas naturale liquefatto, petrolio greggio e/o di prodotti raffinati. Il settore è assolutamente interessante in quanto gli USA puntano all'indipendenza energetica entro il 2030 ed a essere il primo produttore al mondo di petrolio e gas naturale. Per farlo vi è bisogno di costruire intere infrastrutture nell'intero paese. Queste società in passato hanno distribuito anche dividendi interessanti, oltre il 7%. L'ETF distribuisce i dividendi delle 25 società che hanno dimostrato di staccare la cedola più alta oltre che di crescere nel mercato. Questo settore va assolutamente tenuto in considerazione.

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