Siamo alle solite. Nuova IPO e vecchi commenti.
Questa volta e' il turno di Rottapharm, un gioiello italiano. Ma le critiche all'operazione non mancano. Sentiremo domani cosa diranno i vertici.
La prima impressione e' che,al solito in Italia, la prima richiesta è elevata. Magari come poi accadde dopo le moltecritiche (tra cui quelle del lombardreport.com) per le precedenti IPO di Fincantieri, Fineco e Cerved i prezzi della forbice scenderanno.
La prima impressione incerta concerne l'unica comparabile societa' quotata in Italia: Recordati che tratta con p/edi 19,6
Rottapharm viene emessa con p/e tra 25,3 e 31,4
L'incremento di fatturato non giustifica questi livelli elevati rispetto a Recordati. In tre anni i ricavi sono scesi infatti dell'1%
In piu' è l'azionista di maggioranza che vende. la vecchia storiella,che da decenni riportiamo, è che gli industriali vanno in borsa per vendere le loro aziende nei momenti migliiori. Se pero' fossero extra-gioielli non venderebbero…Un pensiero cattivo che pero' circola in Italia da decenni in occasione delle IPO.
Quindi tutto dipende da come fisseranno il prezzo. Incasso che non andra',neppure per un euro, a Rottapharm. Una situazione che non piace molto al mercato.
Sentiremo domani cosa dira' il vertice e se ci faranno modificare questi primi appunti.
In occasioni delle IPO manderemmo tutti i collocatori a studiare quanto avviene in USA dove i sottoscrittori di IPO sono spesso trattati benissimo. L'IPO e' una promotion, se riesce benissimo in futuro successivi aumenti di capitale verranno sottoscritti agevolmente. Inoltre sono sempre a sconto rispetto ai titoli gia' quotati.
Ci fa sorridere la stampa finanziaria che parla di un successo quando le sottoscrizioni sono di una o due o tre volte l'ammontare dell'IPO. Non hanno vissuto il momento magico delle IPO in USA del 2000 con sottoscrizioni pari a 100 volte. Quelli sì che erano successi.
In USA si sottoscriveva solo se erano sottoscritte almeno 8-10 volte ed a questa vecchia legge continuiamo ad attenerci..
(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)