Giovedì scorso abbiamo avuto la riunione dell'anno, ovvero la riunione della Bce dove, come da nostre previsioni, ha rotto un importante tabù, ovvero ha portato i tassi sui depositi in negativo.
Facciamo un sunto di ciò che è successo giovedì:
- Tasso di riferimento abbassato di 10 bp a 0,15% (scontato dal mercato).
- Tasso sui depositi in negativo a -0.1% (novità importante per la Bce).
- Tasso sulle operazioni di rifinanziamento marginale abbassato di 35bp a 0.4% (taglio maggiore del previsto).
- Inoltre Draghi ha lanciato una serie di misure volte a supportare i prestiti bancari alle famiglie ed al settore privato non finanziario. Per la prima volta la banca centrale europea effettuerà una serie di operazioni a lungo termine condizionate ai prestiti alle imprese non finanziarie (TLTRO) con scadenza 2018 ad un tasso pari a quello di rifinanziamento ¬+10bp (effetti stimati nei prossimi 4 mesi).
- Ultimo ma non per importanza: la Bce ha deciso di sospendere la sterilizzazione della liquidità collegata al piano di acquisto di bond SMP, circa 165 miliardi, e l'estensione dei finanziamenti a piena allocazione fino al dicembre del 2016.
Draghi ha anche aggiunto che se fosse necessario potrebbe essere possibile un acquisto di asset più diffuso (QE vero e proprio alle porte?) Nella sessione Q&A il nostro Mario nazionale ha inoltre dichiarato che l'obiettivo della Bce resta la stabilità dei prezzi, ma in un contesto che deve essere "Growth-friendly".
In poche parole, la Bce ha messo in campo quasi tutte le armi pesanti a disposizione ed infatti sia Bond che equity hanno ringraziato. Solo l'Euro/Dollaro, dopo aver testato 1,35, ha rimbalzato addirittura prima che finisse la conferenza di Draghi.
Crediamo che bond ed equity siano ulteriormente da tenere dopo questo intervento particolarmente "dovish" e continuiamo a sostenere che oramai l'Euro sia davvero sopravvalutato e quindi, su eventuali ed ulteriori rafforzamenti dell'Euro, proveremo dei trade contrarian ovvero long Usd short Euro.