Piano Bar di Virginio Frigieri
*Il Quadro Tecnico
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Praticamente nulla di nuovo; dopo una mini correzione da far scappar da ridere, i mercati continuano o a salire o quanto meno a congestionare sotto i massimi, per cui a tutt'oggi voglia di scendere non se ne vede; Per altro nemmeno le schermaglie sul fronte Russia-Ucraina, sembrano per ora spaventare i mercati. L'unica constatazione meramente stagionale è che siamo entrati nel famoso mese di maggio, e nelle prossime settimane molte aziende staccheranno i dividendi. E se nemmeno questo spaventerà i mercati continueremo a commentare nuovi massimi.
L'unica nota positiva da rilevare è che dall'inizio di quest'anno, il nostro indice continua a mostrare maggiore forza relativa rispetto al Dax, quindi per ora conviene ancora seguire i titoli casalinghi.
Ma passiamo alla rassegna degli indici americani:
Il massimo di fine 2013, continua ad essere accarezzato, testato, palpato ed osservato, ma per ora una rottura decisa al rialzo che ci darebbe subito un target minimo a 18,800 non si è vista; sul fronte ribassista peggio che andar di notte, perché finchè l'indice si mantiene nella metà superiore della gamba di correzione fatta da inizio anno ai primi di febbraio, non si può prendere in esame l'apertura di posizioni short nemmeno per scherzo (a meno come sempre non si faccia trading intra day). Solo una rottura decisa di 15.340, aprirebbe la strada ad ulteriori interessanti target posizionati più in basso. Per ora seguiamo l'andamento e amen.
Anche su S&P500 dove la recente correzione è stata leggermente più profonda, assistiamo ad un recupero dell'indice, che non è ancora arrivato a testare il massimo precedente, ma ha tutta l'aria di volerlo fare.
Più lenta la fase di recupero sull'indice tecnologico che nell'ultima seduta ha ritestato il massimo di inizio settimana, per poi chiudere sotto. Sarà interessante seguire questo indice se i prezzi dovessro tornare a violare al ribasso la trendline da Oct.2011.
Segnalo ai lettori che su Traders-mag uscirà una serie di articoli dedicata all'era del computer che ormai è un prodotto maturo, per tentare di capire dove ci porterà l'era dei Robot, che sta per decollare con una spinta che lascerà molti a bocca aperta con un occhio rivolto anche alle ripercussioni che inevitabilmente si avranno sul fronte del lavoro e dell'occupazione umana.
Rendimenti T-Bond:
L'obiettivo iniziale dell'onda C di (2) rimane incastonato tra il 2,34% e il 2,46% per il decennale americano. La chiusura di venerdi a 2,588% sotto al minimo di febbraio (minimo di onda A) mantiene la struttura d'onda sulla giusta strada per raggiungere il nostro target.
Euro/USD:
Io continuo a pensare la prossima mossa dell'euro debba essere una diminuzione più che un ulteriore aumento; tuttavia nelle ultime due recenti occasioni che ci sono state per rompere la trendline che sale dal minimo dell'onda (B) è sempre ritornata indietro mantenendo il cambio in prossimità dei massimi. E' chiaro che una rottura al rialzo di 1,3967 costringerebbe ad una revisione della struttura d'onda. Se invece nel corso della settimana prossima si tornasse sotto 1,3772 allora il modello resterebbe ancora valido.
Oro e Argento:
Il quadro non è mutato; siamo sempre in onda D iniziata dal massimo del 17 marzo a 1.392,56.
Il problema è che per ora è sceso troppo poco per poter ritenere conclusa l'onda D. L'area più probabile in cui dovrebbe terminare il movimento si colloca tra i 1.216 $ e i 1.244 $.
L'argento ha toccato i 19,07 $ giovedì, testando la trendline orizzontale per poi rimbalzare con decisione venerdì. Vediamo se la prossima settimana cercherà di fare un "abc" di rimbalzo o se viceversa le vendite torneranno a premere. Se la trendline dovesse cedere, c'è spazio per scivolare fino a 17,25-17,30$.
alla prossima.