Vronsky è uno dei co-fondatori di Gold-Eagle(www.gold-eagle.com),il mitico sito web dei gold-bugs che leggiamo con interesse. E' un esperto analista finanziario che merita la massima attenzione.
Vronsky ha pubblicato ieri un interessante articolo sul sito.
Ricorda ai lettori il comportamento di Warren Buffett,da molti mesi interessato a mantenere una consistente massa di liquidita' Nel 2013 ha effettuato pochi acquisti-aggiungiamo noi:NV Energy , Heinz-e poco altro. Vronsky crede che tale mossa attendista dipenda dalll'utilizzo di una interessante formula che mostra la sottovalutazione o gli eccessi del mercato statunitense.
Tale formula è rappresentata dal rapporto capitalizzazione complessiva del mercato/prodotto nazionale -interno (NB la formula si riferisce al GNP ma questo differisce poco,meno dell'1%,dal GNP che ,oltre al GNP tiene conto anche dei flussi di reddito da e verso gli USA e quindi il successivo grafico che Vronsky riporta si riferisce al GDP )
Vronsky ricorda che poco tempo fa un analista Doug Short ha utilizzato tale formula per vederne l'affidabilita' negli ultimi sessanta anni.
Il grafico,pubblicato da Vronsky, mostra quattro eccessi:
1969-1970 con successiva caduta del 36% durata 20 mesi
1972-1974 con crac del 45% durato poi 24 mesi
2000-2002 con un fortissimo ribasso successivo del 54%,durato circa 17 mesi.
2007-2009 con il crac del 43% durato 24 mesi che tutti noi ricordiamo.
Il GROSSO problema è che attualmente siamo in una quinta bolla speculativa segnalata da questo rapporto.Una bolla che presenta il poco rassicurante secondo grado di espansione dopo quella del 2000-
Forse e' questa la ragione- si chiede Vronsky-per cui Berkshire aveva liquidita' ("cash position")per oltre 42 miliardi di dollari a fine 2013 ? Una liquidita' che naturalmente non rende niente e che e' giustificabile solo se ci si attende il peggio.
Se si ricordano i rapporti P/E storicamente elevati, i dividendi sui minimi,i record del margin debt (spesso segnalati anche dal lombardreport come causa pericolosissima di eccessi speculativi) e un mercato in crescita da cinque anni la cautela diventa comprensibile.Quella stessa cautela che da alcune settimane caratterizza la rubrica degli investimenti a scarso rischio del lombardreport.com,rubrica che ha visto chiudere con largo anticipo,allettati dagli imprevisti e consistenti utili, la maggior parte delle operazioni aperte da mesi-e talora da un anno..
Le conclusioni cui giunge Vronsky con il suo studio sono drammatiche: l'analista prevede un indice Dow Jones a quota 9500 per meta' 2016.
Noi non ipotizziamo il futuro e non diamo previsioni,specialmente a due anni.. Prendiamo atto pero' che le valutazioni sono tese e artificialmente elevate per i continui QE effettuati negli scorsi anni.E' un mercato che dopo una lunga cavalcata vede salire i rischi di una correzione,magari violenta,visto che quasi tutti i piu' noti uffici-studi di banche internazionali e nazionali sono positivi ed ottimisti.
La cautela di Warren Buffett è da apprezzare. Ricordate che fu proprio Warren Buffett a dire "sono diventato molto ricco perché ho sempre venduto troppo presto".
Siamo in buona compagnia nel consigliare,come fatto due settimana fa, di portare a casa gli utili,ancora tassati al 20%.Almeno in parte….
(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)