Abbiamo la massima stima di Richard Russell, il decano degli esperti auriferi statunitensi.I suoi saggi consigli-con quelli di Harry Schultz-sono stati la base di moltissimi nostri articoli da decenni.
Da anni Russell vede giustamente con terrore l'ingigantirsi del debito pubblico nazionale statunitense (chissa' cosa direbbe in Italia!!!). Poche settimane fa al King World News ha reiterato il suo consiglio di rivalutare immediatamente il prezzo dell' oro ( se esiste a Fort Knox….come molti scrivono) per equilibrare l'immenso debito pubblico americano. Sembra una mossa corretta ma…
mentre scriviamo queste note il debito USA-che cresce secondo dopo secondo- è di oltre 17 trilioni di dollari ( 17.542.312.800 mila in questo istante ).
Per carita' non facciamo paragoni con quello italiano anche se inferiore nominalmente. Ma se si considerano le forze delle due economie….
La proposta di Russell di rivalutare a prezzi di mercato per diminuire l'entita' del debito nazionale USA è purtroppo una goccia nell'acqua. Edwin Truman,su FT di qualche mese fa, ricordava che rivalutare tale oro statunitense a 1300 $/oz avrebbe portato il valore a 340 miliardi di dollari. Se paragonato a 17 trilioni di dollari di debito è una goccia.
Per pareggiare le due cifre ed azzerare TUTTO il debito l'oro non dovrebbe valere 1300 dollari all'oncia ma 50 volte di piu'…..Allora tutti i debiti USA sarebbero coperti dall'oro che ufficialmente annunciano di detenere..
Siamo incalliti gold-bug ma temiamo che non vedremo facilmente una rivalutazione a 65.000 dollari per oncia dell'oro. Anche se lo riteniamo veramente impossibile a breve o medio termine in borsa non bisogna "mai dire mai".
Un esempio:. la' moneta d' oro elisabetta acquistata nel 1966 sulla base di un prezzo dell'oro attorno ai 35 dollari l'oncia si era rivalutata di 50 volte-in dollari!!!,non in lire!!!) tre anni fa. Ora-con la parziale discesa biennale- in dollari(!) risulta cresciuta solo (!) di 37 volte….
PS grazie all'amico che mi ha segnalato un errore!
(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)