Venerdì della settimana scorsa si è registrato il lieve apprezzamento dell'Euro nel corso di una giornata caratterizzata dalla bassa volatilità anche e sopratutto per l'assenza di dati di rilievo. All'apertura dei mercati europei il cambio euro/dollaro si è riportato sopra quota 1,38 dopo le indicazioni positive giunte dagli indici PMI francesi per poi ritracciare dopo il deludente dato tedesco.
Per quanto riguarda lo Yen, invece, si è evidenziato durante la notte un deprezzamento in scia all'andamento positivo dei listini asiatici.
Il cambio nei confronti dell'euro è riuscito a rimbalzare nella seduta di venerdì dall'area di supporto posta a quota 140,50 e questa mattina si è riportato poco al di sotto di area 142. Il vice-governatore della BoJ, Iwata, ha dichiarato che il piano di QE in atto tiene già conto di un eventuale indebolimento dell'economia nel corso del secondo trimestre a causa del rialzo dell'IVA previsto ad aprile e che comunque segnali di miglioramento dovrebbero giungere sul fronte export nei prossimi mesi.
Durante la notte seduta di recupero per lo Yuan dopo il marcato deprezzamento registrato la scorsa settimana, il maggiore da circa 7 anni. Indicazioni deboli sono giunte dal dato preliminare dell'indice PMI manifatturiero di HSBC che a marzo si è contratto per il quinto mese consecutivo a causa soprattutto di segnali indebolimento della domanda interna che ha impattato sia sui nuovi ordini sui sulla produzione.