Ucraina: assumiamo atteggiamento prudenziale ...


C'era qualcosa nell'aria che non mi piaceva, e gli scontri di Kiev mi impensierivano. Pur essendo un quant convinto a volte conviene staccare la spinta della macchinetta e lasciare scorrere il sangue. E purtroppo l'impressione di una sciagura incombente si è tramutata in realtà.

Conosco l'Ucraina molto bene, amo quel paese e amo quella gente, che è europea dentro, e ha spesso l'aspetto triste di un paese che ripiomba nel passato. "Fascisti" gli dicono i russi, ricordando, e bene, che gli ucraini furono tra i migliori collaboratori di Hitler nello sterminio degli ebrei. E chi non potrebbe stare con gli ucraini che hanno un rapporto speciale con l'Italia, tanto da avere la loro chiesa, a Roma, vicino alla stazione centrale.

E conosco bene la Crimea, dove ho passato estati meravigliose, che è là dove si consuma il dramma. Quella è una terra di orrore, così vicina all'Europa ma così lontana, dove se pensi al domani pensi al dramma, mai alla gioia. Una terra da cui devi scappare, sebbene così dolce.

Il pendolo scivola quindi verso il dramma, come da tradizione storica, ma penso che questa sia una era dove le guerre non convengano più a nessuno, almeno sul suolo europeo, e gli USA oltre a fare la voce grossa non rimetterebbero in rischio la loro crescita economica per la Crimea. Già, chi vorrebbe mai morire per l'Ucraina oggi ?

Ma non sono un esperto di relazioni internazionali e quindi me ne taccio.
Come misura precauzionale abbiamo stretto al massimo tutti gli stop profit mentre abbiamo lasciato inalterati i punti di uscita sulle azioni che erano in pareggio o in leggera perdita o in leggero utile.

Le Monde di solito bene informato sostiene che l'Ucraina risponderà "con la legalità" alla violenza e quindi subirà, non avendo nient'altro da fare che subire, aggiungo io.

Quindi è possibile che si abbiano una o due sedute di Borsa al ribasso, anche pronunciato che si tramuteranno in una occasione di acquisto non appena l'emergenza non avrà raggiunto l'apice. Speriamo ovviamente di salvare la pelle.

Come da nostra politica seguiamo la nostra strategia in maniera pedissequa e la nostra strategia non contempla uscite a mercato in occasione di eventi straordinari in quanto questo sarebbe un passo assolutamente soggettivo e non testabile nel passato. E quindi noi ce ne asteniamo. Se usciamo dal mercato usciamo con lo stop loss o in stop profit. Non esistono altri modi di uscire, almeno per noi, poi ognuno dei lettori è libero di agire come crede, in situazioni eccezionali le risposte possono essere eccezionali.

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