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Un veloce sguardo alla settimana scorsa ci mostrava un euro in lieve apprezzamento sul dollaro nella seduta di venerdì con il cambio che continua ad oscillare in prossimità di area 1,39. Questa mattina in prima battuta, invece, si assisteva ad un lieve indebolimento della valuta unica in un contesto comunque di bassa volatilità. Sul fronte speculatori, i dati della CFTC hanno evidenziato un marcato incremento delle posizioni che puntano ad un apprezzamento dell'euro, attestatosi sui livelli massimi da novembre.

Sempre nella seduta di venerdì si è visto uno Yen ancora in apprezzamento a conclusione di una settimana che ha visto la valuta nipponica la migliore a livello mondiale. I timori per l'esito del referendum in Crimea e l'andamento deboli dei listini azionari hanno probabilmente portato a ricoperture da parte degli speculatori che nel frattempo, stando ai dati CFTC, avevano aumentato nell'ultima settimana le posizioni nette corte di yen. Il cambio vs euro scambia questa mattina poco sopra area 141 con il supporto principale che si colloca a quota 140,50.

Sul fronte emergente, il rublo continua ad essere sotto pressione in attesa di conoscere la reazione da parte dei Paesi occidentali al referendum tenutosi in Crimea nel weekend.

Forte deprezzamento per lo yuan, che registra il calo maggiore dal quasi sei anni, dopo che la Banca centrale nel corso del fine settimana ha deciso di allargare dall'1% al 2% la banda di oscillazione del cross nei confronti del dollaro con l'intento di aumentare la flessibilità del cambio.

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