Piano Bar : Ottava Debole


Piano Bar di Virginio Frigieri
*Ottava Debole…*

Quadro Tecnico del 16/03/2014:

Complice il quadro internazionale dominato dall'escalation tra "Occidente" e Russia sulla questione Ucraina/Crimea i mercati hanno tirato un po' i remi in barca; di scenari rialzisti decisamente compromessi per ora non ne vedo ancora e considerando che maggio è ancora lontano se la questione alla fine si risolverà in qualche modo a tavolino, dovrebbe restare il tempo per una ulteriore tirata al rialzo dei mercati.
Cominciamo con il Dow Jones che per la prima volta negli ultimi due anni, infila una ottava intera dal lunedì al venerdì di sole candele nere.

Sull' S&P500 la seduta di mercoledi terminata in positivo ha impedito il filotto che abbiamo visto su Dow Jones; siamo alla quinta seduta senza un nuovo massimo e pertanto è probabile che a metà della prossima settimana avremo un reset del ciclo dinamico che termina il ciclo precedente a 44 barre sul sesto stargate. Situazione analoga infine per il Nasdaq che mettiamo sotto.

Sugli Indici Europei è interessante seguire la correzione in corso sul Dax che si sta rapidamente avvicinando alla trendline ascendente dal minimo di aprile 2013; la trendline più spessa è invece quella che sale dai minimi di ottobre 2011.

Il FTSE100 ha sferrato due volte l'attacco ai massimi di aprile dello scorso anno senza riuscire nemmeno a testarli e si è rituffato nell'area inferiore di congestione in cui entra ed esce da ormai un anno. Se dovesse cedere l'area dei 6.400 che ha supportato le discese dell'indice per molte e molte volte, si andrebbe dritti al test dell'area 6.000-6.200 evidenziata sul grafico.

Ed infine sotto il nostro indice SPMIB. Se a livello di forza è fuori discussione che il nostro indice nelle ultime settimane abbia surclassato i più blasonati indici europei DAX e FTSE in testa, è altrettanto vero che quello che si è registrato a quota 21.000 è un inconfutabile e nettissimo TRIPLO MASSIMO; c'è da sperare che trovi la forza di sferrare un nuovo attacco e rompere entro le prossime 13-14 sedute, diversamente se passerà più tempo quella resistenza diventerà ogni giorno più ostica e le probabilità di raggiungere il target dei 25.000 sempre più sottili.

Prima di abbandonare la sezione dedicata agli indici, per passare ai rendimenti sul Decennale americano, un ultimo sguardo dobbiamo darlo all'indice delle commodity. Circa un mese fa infatti avevamo segnalato una bella rottura al rialzo di un triangolo distributivo durato circa un anno e mezzo. Bene oggi a meno di metà di quello che doveva essere il target naturale di quella figura, l'indice ha formato sul Daily che metto sotto, una classica figura di inversione che è il Reversal Island, per cui dovremo monitorare in modo più attento i prossimi movimenti di questo indice. I lettori sanno che non ho mai cercato di anticipare il mercato e non lo farò nemmeno stavolta; però la figura è troppo netta per passare in cavalleria senza far parlare di se, per cui dal mero punto di vista delle probabilità, le probabilità che il CRB abbia raggiunto un topping importante e stia per iniziare un lungo declino non sono da sbeffeggiare o prendere sotto gamba.

Rendimenti T-Bond:

L'ottava appena conclusa ci spinge ora a dire che l'onda B è parcheggiata e che l'onda C è in corso; i rendimenti ora dovrebbero continuare a scendere fino all'area 2,34 – 2,47 %. Attorno a quei livelli si consolidano le condizioni di minima perché un'onda C possa ipotizzarsi completa.

Per l'esattezza, 2,47 rappresenta il minimo della precedente onda 4. E' il meno probabile perché l'oda C terminerebbe con una estensione leggermente inferiore all'onda A, mentre la bibbia vorrebbe onda C almeno uguale ad onda A.
A 2,3950 passa il ritracciamento del 38,2% dell'intero movimento rialzista che sale da luglio del 2012, e 2,3450% è il punto in cui l'onda c sarebbe uguale all'estensione dell'onda A.

Euro/Dollaro:
La nostra preoccupazione è che di questo passo il cambio dell'Euro possa tornare a vedere quota 1,50; la nostra speranza invece che siamo alle ultime scintille di un toro durato anche troppo tempo e che ci avviciniamo all'inizio di un declino destinato a durare molti e molti mesi. Un primo segnale in questa direzione sarebbe una chiusura sotto 1,3700.

Oro e Argento:

Come abbiamo detto negli articoli precedenti è in corso un 'onda C di (4) che dovrà chiudere il suo ciclo tra 1.400$ e 1.500$. Ci tengo a sottolineare questo aspetto, perché la riga verde spessa orizzontale che vedete transitare a 1.550$, rappresenta il minimo dell'onda (1) realizzata dopo il massimo a 1919$ nell'autunno del 2011. Uno dei pochi punti fermi nella teoria delle onde di Elliott è che un'onda 4 non può MAI invadere l'area di lavoro dell'onda 1. Ne consegue che o resta nella zona che ho indicato o se dovesse andare a 1.600, dovremmo buttare alle ortiche tutto il conteggio degli ultimi 10 anni o forse più.
Una chiusura sotto 1.355$ sarebbe il primo segnale di avvertimento che il rally è finito.

La struttura d'onda ad oggi suggerisce che sia in corso una formazione di doppio zigzag; alla fine dell'onda ( c ) un piccolo abc in contro trend che abbiamo marcato (x) ed ora un nuovo abc al rialzo dovrebbero spingere le quotazioni verso, i 24$ diciamo da un minimo di 22,80 fino a 23,80. Al contrario una rottura al ribasso del minimo del 10 marzo (minimo di onda (x)) invaliderebbe l'ipotesi che abbiamo fatto.
Attenzione poi al palladio che ha rotto al rialzo il lungo triangolo di congestione, ma con la chiusura di venerdi ci presenta un Key Reversal da manuale, per cui occhio alle penne… si sta bene anche liquidi.

alla prossima.

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