La riunione della BCE di ieri e il conseguente nulla di fatto ha dato luogo ad un marcato rialzo dei tassi di mercato dei paesi core. Per quanto riguarda, invece l'andamento dei tassi sui titoli periferici dobbiamo rilevare che sul fronte italiano non si sono registrati movimenti di rilievo, mentre i tassi decennali spagnolo e portoghese hanno chiuso in calo.
Lo spread Itaila-Germania si è ridotto chiudendo in prossimita dei 205 punti base.
Sul fronte di politica monetaria, la BCE ieri ha lasciato il tasso di riferimento invariato allo 0,25% senza annunciare nessuna manovra secondaria per la liquidità. E' anche vero che nella conferenza stampa successiva Mario Draghi ha dichiarato che l'istituto ha preferito optare per una fase cautelativa in attesa di valutare ulteriori informazioni nelle prossime settimane.
Il Presidente ha poi ribadito per l'ennesima volta che attualmente non siamo in un periodo di deflazione e che non ci sono segnali in tal senso per il futuro, riconoscendo però di essere in una fase di bassa inflazione dovuta sia a fattori interni all'area che globali.
In sintesi l'istituto sembrerebbe aver preferito prendere tempo per valutare ulteriori informazioni prima di decidere nuove misure che, come specificato da Draghi, avrebbero conseguenze di medio termine.
Riteniamo che sulla prossima decisione della BCE peserà in modo decisivo l'evoluzione della congiuntura nelle prossime settimane/mesi, con un'elevata probabilità di ulteriori misure qualora le aspettative d'inflazione risultassero sotto le attese o si verificassero tensioni sulla parte lunga della curva del monetario (1 anno) che finora è stata piuttosto immune dalle tensioni sulla parte brevissima.
Per quanto riguarda l'analisi dei dati macroeconomici ieri hanno deluso le attese gli ordinativi industriali tedeschi di dicembre a causa di una contrazione della domanda domestica. Questa mattina sono stati deludenti i dati sulle esportazioni e delle importazioni tedesche.
Oggi saranno pubblicati i dati sulla produzione industriale tedesca di dicembre, attesa in espansione su base mensile.
