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Turnaround sul Nasdaq nello shipping


Dryships Inc. ha subito in passato alcune vicissitudini: management poco accorto, errori strategici e ben 3 chapter 11.
Ora però è interessata da un anno circa da un turnaround aziendale. La società capitalizza 1,3 mrd $ ed opera nel trasporto marittimo nell'oil e nelle merci, dispone di 46 navi, 4 petroliere e 2 piattaforme di trivellazione.

Dryships detiene il 59% di Ocean Rig, anch'essa quotata al Nasdaq che capitalizza 2,3 mrd $. Da notare che solo l'investimento in Ocean Rig vale quanto capitalizza Dryships, inoltre la società è fortemente value con ratio P/BV < a 0,5. Dryships anche oggi ha un ebitda del 30% circa.

Gli analisti ritengono che nel '14 torni in utile, il suo maggior problema resta l'indebitamento, retaggio del passato pari a 3,2 mrd $ (di poco superiore ai mezzi propri). Il Baltic index (che presiede allo shipping) si è risollevato dai minimi di un anno fa e tenuto conto che ha un ciclo di 4,5/5 anni nel futuro dovrebbe mantenersi positivo.

Anche Ocean Rig merita però un discorso a parte, anche qui si trova del valore infatti la società, attiva nelle piattaforme petrolifere offshore deep, ha un P/BV di 0,75 un ebitda del 40%, quota a 17 ma il consensus degli analisti la vedrebbe a 22. C'è qui anche una valenza speculativa in quanto la controllante pare volere cedere, almeno in parte, delle azioni in quanto necessita di finanziamenti.

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