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Focus valute: yen in deprezzamento


A seguito della decisione a sorpresa da parte della BoJ di rinnovare e raddoppiare l'ammontare di due linee di credito per il settore bancario nella notte si è avuta una ripercussione sul movimento dello yen risultato in deprezzamento sull'euro.
Da un lato, quindi, l'Istituto bancario giapponese ha raddoppiato i fondi a disposizione per il credito ad imprese con alte prospettive di crescita portandoli da 3.500 Mld a 7.000 Mld di Yen.
Dall'altro le banche potranno ricevere un ammontare doppio rispetto al proprio incremento netto dei prestiti al tasso dello 0,1%, ovvero un programma molto simile al funding for lending della BoE.
Questa decisione del tutto inaspettata ha determinato un deprezzamento dello yen con il cambio verso euro che si è riportato sopra area 140. Per oggi la prima resistenza si colloca a quota 141,20; il primo supporto in area 139.
Ricordiamo che sul Nikkey abbiamo ancora una visione positiva per il medio periodo.

Per quanto riguarda l'euro lo segnaliamo sempre in prossimità della soglia di 1,37. Anche l'apertura della Bundesbank verso l'ipotesi di interruzione delle operazioni di sterilizzazione BCE non ha sortito effetto. Confermiamo per oggi la resistenza in area 1,3750.

Per quanto riguarda invece il mercato dei tassi a livello europeo da segnalare un calo dei tassi governativi periferici a fronte di un movimento opposto di quelli tedeschi, in una giornata caratterizzata da volumi molto bassi, complice la chiusura dei mercati Usa.
Lo spread Italia-Germania è calato in prossimità dei 193 punti base che è un valore minimo dal 2011 ed è determinato perlopiù dal ribasso dei tassi di mercato italiani. Il tasso decennale italiano, infatti, è calato in prossimità del 3,60% sui minimi dal 2006.
Nel frattempo la Bundesbank, nel consueto bollettino mensile riferito al mese di febbraio, ha dichiarato di essere aperta a "potenziali aggiustamenti delle operazioni finalizzate ad assorbire liquidità".
Possiamo definirla in definitiva una sorta di apertura all'ipotesi di interruzione parziale o totale delle operazioni di sterilizzazione che la BCE effettua ogni settimana con riferimento al piano SMP per un importo di 175Mld€. L'operazione è volta ad incrementare la liquidità nel sistema con il preciso intento di calmierare eventuali tensioni sui mercati monetari ed, in particolare, di tentare di frenare il forte calo dell'inflazione.

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