GRECIA: TORNATA DI ASTE
Ancora Grecia protagonista questa volta per una serie di emissioni di titoli a 3 e 6 mesi per complessivi 2,25 miliardi di euro. La tornata d'aste assume importanza dal momento che si svolge il giorno successivo all'annuncio a sorpresa dell'anticipo alla prossima settimana del voto per il nuovo presidente della Repubblica. Il rischio che il candidato del governo non riesca ad avere la maggioranza, favorendo così le elezioni politiche anticipate, dall'esito inconcludente o favorevole alle forze anti-austerity, ha letteralmente mandato a picco i mercati azionari e obbligazionari greci.
Poco rassicurante infine è stata anche la decisione dell'Eurogruppo di estendere di soli due mesi l'assistenza finanziaria ad Atene.
GIAPPONE: DATI SULLA FIDUCIA
Il clima di fiducia dei consumatori giapponesi peggiora ancora. L'indice di riferimento nel mese di novembre è scivolato a 37,7, il minimo da aprile, quasi a evidenziare che l'intervento di incremento dell'Iva continui a incidere sul sentiment delle famiglie.
Il ritorno dell'economia in recessione induce a un minore ottimismo anche le grandi imprese manifatturiere. L'indice Bsi (Business survey index) relativo al periodo ottobre-dicembre si è ridotto a 8,1 da 12,7 dei tre mesi precedenti. Un ulteriore peggioramento è atteso nel trimestre successivo.
CINA: INDAGINE SUI PREZZI
Il dato sull'inflazione cinese è in frenata nel mese di novembre. Il valore è scivolato a 1,4% su anno da 1,6%, livello su cui convergeva la mediana delle attese.
Analizzando il dato su base mensile si rileva come i prezzi al consumo abbiano segnato una caduta di 0,2%, contro attese per una variazione nulla. Infine per quanto riguarda i prezzi della produzione si rileva che l'indice ha fatto registrare -2,7%. I numeri odierni rafforzano i timori legati ad una discesa dei prezzi e offrono spazio alle autorità per varare misure aggiuntive di stimolo all'economia ulteriori al taglio dei inatteso dei tassi adottato il 21 novembre.
