Piano Bar : Brividi d'autunno...


Piano Bar di Virginio Frigieri
*Brividi d'Autunno…*

Quadro Tecnico del 5 ott. 2014
La struttura del modello delle onde di Elliott con il massimo del Dow del 19 settembre sembrerebbe aver raggiunto una etichettatura completa, allineando gli indici delle Blue Chip con il mercato degli indici azionari secondari che già da mesi si trovano in fase distributiva quando non già ribassista. Cominciamo allora a guardare qualche grafico.

Il Russell 2000 ha raggiunto il massimo all'inizio di quest'anno, poi ha tentato due volte di superarsi ottenendo come unico risultato un triplo massimo destinato probabilmente a restare inviolato per alcuni decenni. Dico probabilmente perché la rottura del rettangolo distributivo registrata nell'ultima ottava è talmente millimetrica che ci vuole quasi la lente di ingrandimento a vederla, ma deve essere chiaro che resta solo la trendline sul lato inferiore del canale a tenere accese le speranze di una ulteriore stagione rialzista; sotto da quella il baratro!

Se passiamo all'S&P600 SmallCap possiamo notare come tra la fine del 2013 e l'inizio del 2014 l'indice abbia registrato un primo doppio massimo; dopo una correzione l'indice ha poi trovato la forza di rompere questo doppio massimo portandosi grosso modo un 2,5% più in alto dove in poco più di un mese registriamo un triplo massimo. Infine, dopo una nuova correzione, un ultimo nuovo massimo all'inizio di luglio. Da allora l'indice sta abbozzando un inizio di trend ribassista che sta ormai raggiungendo i minimi della prima correzione completata a inizio febbraio.
Anche in questo caso un cedimento di quei minimi porterebbe l'indice dritto al test dell'ultimo argine che è la trendline rossa nella parte bassa del grafico.

Il Nyse ha anticipato il cuneo (Ending Diagonal per i più sofisticati) che in seguito troviamo sul Dow Jones raggiungendo il suo Top all'inizio di luglio; da allora è seguita una discreta correzione e un Retest dello stesso massimo ai primi di Settembre per poi scendere a testare il minimo di fine aprile.
Prima di passare all'analisi del Dow Jones vediamo anche i più importanti indici europei.

Il Ftse100 di Londra è stato il primo degli indici europei a scricchiolare raggiungendo i massimi già intorno alla fine di maggio del 2013. Segue una ripida correzione di un 12% circa ed inizia una lunga fase distributiva ma rovesciata che la dice lunga di quanto alto sia stato il livello di ottimismo in questi 16 mesi. Se andate a cercarvi altre fasi distributive dopo la fine di altri bull market ('86, 2000 etc) vedrete che dopo lo strappo iniziale le successive fluttuazioni tendono ad appoggiarsi vicino al fondo della gamba ribassista a formare un triangolo rettangolo con la base in basso o al massimo un triangolo leggermente inclinato verso l'alto che non riesce più a rompere il massimo storico fino a quando la distribuzione finisce ed inizia il vero bear market. Ma qua l'ottimismo era talmente forte che abbiamo avuto una serie numerosa di retesting dei massimi ottenendo quindi un triangolo rettangolo rovesciato. La scorsa settimana poi seppure in modo lieve abbiamo avuto una violazione della trendline rialzista che parte da ottobre 2012. Inutile dire che una rottura definitiva di quella trendline scatenerebbe l'orso.

Il Dax raggiunge i massimi tra giugno e luglio mettendo a segno un triplo massimo che già su precedenti report ho chiamato le tre cime di Lavaredo. Nel mese scorso i prezzi sono tornati per la seconda volta sotto la media mobile a 94 gg (due cicli da 47) e non ha decisamente una bella cera.
Adesso possiamo passare al Dow:

Nelle ultime due settimane anche i tre indici principali americani hanno aderito all'impostazione degli indici minori battendo in ritirata con le medie con la benedizione del Dow Jones Transport che almeno questa volta è in perfetta sintonia con l'industrial. Il grafico sopra mostra il modello di conteggio completo. Per onestà intellettuale diciamo che per ora c'è ancora un possibilità (per me poco probabile) che l'onda in corso sia la 4 e che dove abbiamo segnato 5 ci vada messo 3 (terza estesa). Faccio però notare che alla fine il risultato finale cambierà di poco. L'onda 5 porterà i prezzi poco sopra al massimo del 19 settembre, regalando agli incurabili ottimisti qualche settimana (due o tre mesi a esagerare) di ossigeno, ma quello che ci aspetta dopo è sempre la famigerata c di cycle in cinque onde che chiuderanno la (a) di supercycle iniziata coi massimi del 2000. Quindi i massimi che vediamo ora o che vedremo entro la prossima primavera dovrebbero restare in piedi molti decenni e segnare l'inizio di un mercato orso di cui i nostri nipoti non sentiranno parlare nei racconti dei nonni, perchè purtroppo dovranno viverci dentro!
Fatta questa premessa vado ad ingrandire sempre il grafico del Dow Jones perché dal punto di vista squisitamente tecnico ci offre un'autentica rarità.

L'ending diagonal che vediamo sopra, è il più grande ending diagonal per il quale si disponga dei dati e delle serie storiche. Non si era mai registrato prima d'ora una figura come questa che durasse oltre nove mesi e per di più che rispondesse in modo così preciso e puntuale a tutti i requisiti tecnici:
1 – L'onda 3 che nel tempo richiede molto più tempo dell'onda 1 è più corta in termini di price space coperto (il cuneo è una figura che va a restringersi).
2 – L'onda 4 per lo stesso motivo è più corta in ampiezza di onda 2
3 – l'onda 5 è più breve dell'onda 3 tanto in ampiezza che in durata di tempo
4 – Contrariamente alla regola generale che l'onda 4 non può mai invadere il campo di azione dell'onda 1 , qua abbiamo invece l'eccezione che conferma la regola ed onda 4 può invadere il territorio di onda 1 perché in tutte le formazioni delimitate da due trendline convergenti è normale che ciò possa accadere. Solo una inclinazione più accentuata verso l'alto potrebbe evitare questa sovrapposizione , ma poiché queste figure si materializzano in prossimità della fine di un trend quando ormai lo slancio del trend stesso è in calare, è normale che questa sovrapposizione ci sia.
5 – Se vedete il price space coperto dall'onda 4 è esattamente il 61,8% de price space coperto dall'onda 2.
6 – infine il top di onda 5 incontra proprio la trendline che delimita la figura nella sua parte superiore e torna indietro.
Per questi motivi anche se non è possibile al momento depennare altri sviluppi, si ritiene che questo sia ad oggi il più probabile.
Nella parte inferiore del grafico ho plottato la media mobile a 10 gg dell'advance/decline ratio sul Nyse. Il valore più alto della curva si è verificato durante lo svolgimento dell'onda 1, mentre durante lo sviluppo di onda 3 e di onda 5 si sono registrati due picchi decrescenti tra loro ed anche rispetto al primo, indicando che il cuneo rialzista stava perdendo forza ed avviandosi alla fine.
Poi manco a farlo apposta, proprio il 19 settembre mentre il Dow faceva segnare il suo massimo di tutti i tempi, l'A/D sul Nyse scivolava sotto ad 1 ad indicare un numero di titoli che salivano inferiore al numero di titoli che calavano, che è un altro classico segno di un Top in formazione.

Non c'è molto da aggiungere su S&P500 e Nasdaq; il primo è andato al test della trendline inferiore del canale rialzista ma non ha ancora compromesso nulla, mentre il Nasdaq per ora incontra un forte resistenza in area 4.100. Ha chiuso l'ampio gap che si era formato in agosto ma per ora non compromette neppure lui la sua impostazione rialzista.

Rendimento dei T-Bond:

Col test di 2,378% dovrebbe essere conclusa l'onda 2. Se è così l'onda 3 che si andrà sviluppando durerà diverse settimane se non alcuni mesi e dovrebbe portare i rendimenti perlomeno ai livelli del 2 gennaio al 3,049%, ma il potenziale è anche maggiore.. Viceversa una violazione al ribasso del minimo di giovedì proietterà i rendimenti verso i minimi di agosto (2.303%).

Euro/USD:

Abbiamo dovuto pazientare parecchio ma alla fine anche il cambio Euro/Dollaro ci ha regalato delle soddisfazioni. Sul grafico ci sono già le condizioni per dire che onda (1) è completa e comincia la (2). Non possiamo comunque escludere che un ulteriore strappo non ci apra la strada fino ai minimi del 24 luglio 2012 (1,2042). In entrambi i casi che cominci subito o dopo, l'onda 2 farà un grande rally in contro trend che potrà durare anche un paio di mesi.

Oro e Argento:

Il primo grafico giusto come curiosità: pare che i cicli di 43-44 giorni piacciano abbastanza all'oro.
Come vediamo bene nel secondo grafico il triangolo estenuante che ci ha lasciato in stand-by per oltre un anno, si è concluso con la rottura al ribasso (ampiamente pronosticata su questa rubrica in tempi non sospetti) ed è ora in corso l'onda (5) di grado intermediate, che andrà a concludersi solo con l'oro di nuovo a 3 cifre. Nel breve però potremmo assistere anche qua ad un onda 2 di grado minor che in alcune settimane riporti le quotazioni in area 1240-1280 dove passano i ritracciamenti di Fibonacci.

Idem con patate; un rally in controtendenza è nell'aria e potrebbe essere imminente ma l'onda 5 è destinata a terminare solo sotto 15 dollari.

alla prossima.

Non accontentarti solo degli articoli Free!

Registrati gratuitamente e avrai accesso senza limitazioni ai servizi premium per 7 giorni!