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NERVOSISMO SUI MERCATI
Riparte questa mattina dai 173 punti base di ieri sera il premio di rendimento Btp/Bund sul tratto a dieci anni; lo spread è stato protagonista ieri di una seduta di passione che lo ha visto superare i due punti percentuali fino ai massimi da febbraio. Ieri è stata inoltre eccezionalmente divaricata la banda di oscillazione del differenziale Italia/Germania, con un minimo e un massimo intraday pari rispettivamente a 163,7 e 203,2 punti base.
Un'ondata di nervosismo si è nuovamente abbattuta ieri – in particolare in mattinata – sulla carta periferica, facendo lievitare il tasso sul decennale greco fino a poco oltre 9%, quello portoghese a 3,801%, lo spagnolo oltre 2,4% e l'italiano settembre 2024 al picco intraday di 2,751%, massimo da metà agosto. Arrivata a cedere quasi 4%, Piazza Affari ha chiuso in caduta di un relativamente modesto 1,2%.

GRECIA
A monte dei violenti realizzi sulla periferia dagli operatori sono stati individuati i timori su un'eventuale crisi di governo ad Atene, impegnata nella faticosa 'uscita' dal programma degli aiuti internazionali che dovrebbe avvenire a fine anno. In soccorso alla Grecia si è mossa intanto la Bce, che ha ridotto lo sconto – o haircut – da applicare ai titoli consegnati dalle banche elleniche come collaterale in cambio di fondi dell'Eurotower. Da Bruxelles intanto, per parte sua, la Commissione si è detta pronta a spalleggiare Atene in qualsiasi momento mentre dalla capitale greca il titolare alle Finanze Gikas Hardouvelis garantisce che la turbolenza dei mercati non riflette i fondamentali dell'economia reale greca.

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Via XX Settembre comunica il tasso reale minimo garantito del prossimo Btp Italia, nuovo titolo a sei anni indicizzato all'inflazione nazionale che, a livello di indice Nic, ha certificato a settembre un raffreddamento del costo della vita al ritmo mensile di 0,4% e al tasso annuo di 0,2%.

DATI GIAPPONE
L'indagine mensile Tankan a cura di Reuters scende a ottobre a 8 da 10 di settembre, scivolando al minimo di un anno e mezzo. L'indice si è attestato a livello più basso dal maggio 2013 e a gennaio, secondo le attese, dovrebbe risultare piatta. Il Nikkey di lungo periodo continua a piacerci tuttavia di breve ci sono rischi per un ipottetico dobbio massimo (configuarazione di inversione), supporti importanti in area 14.500 ed a seguire 14.000

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