Tassi in diminuzione generalizzata in Europa in una fase di elevati volumi di scambi sul mercato dei future sia per il Bund (circa 1 milione di lotti) sia per il Btp future (oltre 70000 lotti).
Da segnalare che il calo dei tassi è stato più pronunciato dopo la pubblicazione dei dati sull'inflazione dei lender tedeschi, risultati inferiori alle attese. Il dato consuntivo finale di gennaio è rimasto invariato all'1,2% alimentando l'attesa di ulteriori misure da parte della BCE. Mario Draghi in occasione della prima riunione del 2014 ha richiamato la dinamica dei prezzi (insieme a quella dei mercati monetari) come uno dei fattori da monitorare per ipotizzare l'implementazione di ulteriori misure.
E' importante anche un'altra considerazione. In questo primo mese del 2014 abbiamo notato un cambiamento dell'atteggiamento degli operatori volto a considerare anche i titoli dell'area periferica un potenziale approdo sicuro in presenza delle turbolenze dell'area emergente.
I tassi dei titoli periferici stanno infatti seguendo un trend calante in presenza di un progressivo allargamento dell'indice EMBI+ spread (differenziale tra tassi dei titoli dei paesi emergenti e titoli Usa). Il nuovo minimo storico raggiunto in sede di emissione del nuovo Btp 5 anni ne è stata ieri un'ulteriore conferma. Oggi l'attenzione degli operatori sarà rivolta principalmente ai dati preliminari sull'inflazione dell'area Euro di gennaio, dati molto significativi anche in riferimento alla riunione BCE del 6 febbraio.