Al centro delle attenzioni sui mercati valutari la decisione della Banca Centrale turca, che, nella riunione di emergenza tenutasi ieri, ha alzato di oltre 400 pb i tassi, portando il tasso di riferimento al 10% dal precedente 4,5% ed i tassi su depositi e prestiti overnight al 8% e 12%, rispettivamente. Alla base della decisione presa dalla Banca Centrale turca c'è la necessità di contenere le spinte inflattive e di mantenere la stabilità macroeconomica a causa del marcato deprezzamento della lira.
La decisione della banca centrale turca, oltre a ridare fiato alla lira ed al comparto emergente ha riportato il clima di risk-on sui mercati che si è tradotto in un deprezzamento dello yen sia sull' euro sia sul dollaro.
Questa notte il governatore della BoJ Kuroda ha ribadito che l'Istituto continuerà a mantenere la politica espansiva in atto fino a quando il Paese non uscirà dalla fase deflattiva, tendendo in considerazione anche la componente occupazionale.
Per oggi il primo supporto sul cambio euro/yen si colloca in area 140. Prima resistenza a quota 142,50.
Intanto l'euro è pressoché stazionario in prossimità della soglia di 1,37, raggiunta nuovamente ieri dopo i deludenti dati Usa sugli ordinativi di beni durevoli di dicembre. Tale soglia è da ritenere area di resistenza anche per oggi in attesa dell'esito della riunione della Fed.