Euro piuttosto stabile, nella seduta di ieri, nei confronti del dollaro. Il cambio, dopo un tentativo di superamento di quota 1,37 grazie alla lettura positiva dell'indice IFO, si è riportato nuovamente al di sotto di tali valori che si confermano il principale ostacolo nel breve termine.
Anche la giornata odierna potrebbe essere nuovamente caratterizzata da una bassa volatilità; gli operatori infatti potrebbero mantenere un atteggiamento neutrale in attesa della riunione FED di domani.
La valuta unica si è invece deprezzata nei confronti della sterlina con il cambio ritornato in prossimità di area 0,82. La sterlina potrebbe ricoprire un ruolo centrale questa mattina in vista della pubblicazione del dato sul PIL preliminare del quarto trimestre.
Nel corso della seduta di ieri si è notato, invece, un allentamento delle tensioni sulle principali valute emergenti ed in particolare sulla lira turca, con tutta probabilità oggetto di ricoperture dopo che, a sorpresa la Banca Centrale ha deciso di effettuare nella giornata odierna un meeting straordinario per affrontare i recenti sviluppi sui mercati.
In controtendenza si è mosso il rublo russo che ha segnato nuovi minimi storici sia nei confronti dell'euro sia nei confronti del dollaro. La Banca Centrale, infatti, sta riducendo gli interventi sul mercato in vista di una possibile introduzione di un sistema monetario di "inflation targeting" che prevedrebbe la libera fluttuazione del rublo.
Da segnalare durante la notte l'apprezzamento della rupia indiana dopo che la Banca Centrale ha deciso a sorpresa di alzare il tasso di riferimento di 25 pb all'8% grazie alla necessità di frenare le spinte inflattive legate in parte anche al forte deprezzamento della valuta.
Ritornando alle valute principali, infine uno sguardo allo Yen in deprezzamento sul dollaro nella giornata di ieri con il cross che stamattina si sta riportando in prossimità di quota 103. Il cambio nei confronti dell'euro continua a restare stabile poco sopra area 140.
