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RIPARTONO I BTP
Oggi tornata di emissioni che vedono offerte di Btp a 3 e a 7 anni; includendo le emissioni a 15 anni in asta ieri si chiudono i collocamenti di metà gennaio, che ha visto finora il Tesoro italiano collocare 17,5 miliardi di euro di carta, tra breve e lungo. Per la riapertura di oggi pomeriggio l'offerta supplementare sarà di 1,2 miliardi di euro per il nuovo Btp triennale dicembre 2016, di 375 milioni per il Btp maggio 2021 e di 262,5 milioni per il gennaio 2014. Quella di ieri è stata una seduta lievemente positiva per il mercato obbligazionario italiano, aiutato dal buon risultato delle aste: il rendimento sul Btp decennale si è riposizionato in area 3,90%, con una spread Italia/Germania praticamente invariato, a 208 punti base.

PRODUZIONE INDUSTRIALE ITALIANA
Nuovo aumento per la la produzione industriale italiana. Il dato, infatti è aumentato a novembre di 0,3% m/m praticamente in linea con le attese. Il dato è particolarmente positivo in quanto si tratta della terza variazione mensile consecutiva in aumento. Inoltre il dato di ottobre è stato rivisto al rialzo di due decimi, a 0,7% m/m. Di conseguenza la variazione annua corretta per i giorni lavorativi è salita assai più del previsto, da -0,4% a + 1,4%, tornando in territorio positivo per la prima volta da oltre due anni (la variazione annua in termini grezzi resta peraltro in rosso a -1,8%, calando anzi da -0,4% precedente).
Approfondendo l'analisi e analizzando il dato osservando il dettaglio per gruppi di prodotti è evidente come il miglioramento sia generalizzato, con l'unica eccezione dei beni di consumo non durevoli.
I dati per singoli settori industriali evidenziano che la maggiore crescita si registra nella produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (+ 10,8%), nella fabbricazione di apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche (+ 10,5%) e nei mezzi di trasporto (+ 10,3%) e nel settore dei mezzi di trasporto (+ 10,3%). Invece, le diminuzioni maggiori si registrano nei settori dell'attività estrattiva (-10,2%), delle industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori (-5,7%) e della fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (-4,0%).

In sostanza, il dato "attesta" che perlomeno a livello industriale la recessione sembra finita (il mese di agosto sembra aver rappresentato il punto di minimo del ciclo per la produzione) e pare dunque avviata una fase di ripresa.
Questi segnali sono dunque coerenti con la nostra idea di un ritorno ad una crescita positiva del PIL già nello scorcio finale del 2013.

NIKKEY
Si evidenzia un -3,1%. Appartentemente sembra un classico profit taking visto che di "motivazioni vere" per ora non ce ne sono.

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