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BCE: NON CI SONO NOVITA'
Non se registrano elementi di sorpresa nel corso della riunione del consiglio direttivo BCE. Emergono invece le prime indicazioni sulle possibili azioni sul fronte della gestione della liquidità per ridurre il rischio di tensioni legate alle scadenze tecniche.
I tassi ufficiali rimangono invariati (refi 0,5%, depositi 0%, rifinanziamento marginale 1,00%) e il Consiglio è unanime nel voler mantenere un indirizzo qualitativo. In risposta a precise richieste Draghi precisa che se gli andamenti dei tassi di mercato fossero ingiustificati alla luce dell'analisi della Banca centrale, in quel caso potrebbero esserci reazioni di politica monetaria. Le decisioni sui tassi erano indubbiamente le decisioni più attese dalla maggior parte degli analisti, anche se da più parti si segnala un sostanziale miglioramento della situazione economica.

L'ex governatore di Bankitalia ha proseguito dicendo "che è necessario proseguire con le riforme strutturali e con gli aggiustamenti di bilancio", puntando soprattutto "sull'efficienza e la qualità dei servizi pubblici e minimizzando gli effetti distorsivi sulla tassazione".
Questa era indubbiamente la decisione più attesa dalla maggior parte degli analisti, anche se da più parti si segnala un sostanziale miglioramento della situazione economica.

IERI IN PARLAMENTO
Resta intanto tesa la situazione nella maggioranza che sostiene il governo Letta, con il Pdl che continua ad evocare scenari di crisi se dovesse essere ratificata la decadenza di Berlusconi dalla carica di senatore.
Ieri è di nuovo intervenuto Napolitano, auspicando che Berlusconi non apra una crisi che sarebbe "rischiosa" per il paese.

E ieri, contro il parere del governo, il Senato ha approvato una mozione leghista che prevede una moratoria di 12 mesi sul gioco d'azzardo on line e sui sistemi di gioco d'azzardo elettronico in luoghi pubblici, grazie ai voti decisivi, ha spiegato una fonte parlamentare, del Pdl.

"Abbiamo battuto il Governo" esulta il senatore leghista Stefano Candiani "facendo prevalere gli interessi delle persone anziché quelli delle lobby del gioco." Nonostante il parere contrario dell'Esecutivo, infatti, prosegue Candiani "il Senato ha approvato la nostra mozione che prevede una moratoria di 12 mesi alla concessione di nuove licenze per slot machine giochi on line. Auspichiamo che il Governo si adegui quanto prima e vigileremo affinché si tenga conto di questa importante presa di posizione. Noi crediamo sia urgente un cambio di rotta su questo cancro sociale ecco perchè siamo stati i primi a denunciare la situazione e proporre una soluzione".

A stretto giro però il ministero dell'Economia e delle Finanze (Mef) ha fatto sapere che si tratta di una mozione "inapplicabile perché il Governo compirebbe un atto illegittimo". Il governo "è fortemente impegnato a contrastare gli effetti sociali negativi legati ai giochi …. ed è in previsione il riordino dell'intera materia".
Per quanto riguarda la mozione approvata oggi al Senato, il dispositivo, come ha spiegato il Sottosegretario all'Economia, Alberto Giorgetti, "è inapplicabile perché il Governo compirebbe un atto illegittimo…"

Lo stesso Giorgetti ha poi spiegato le principali conseguenze del voto conseguenze ovvero " il contenzioso con i circa 200 operatori italiani ed esteri che hanno ottenuto la concessione; la riapertura del contenzioso comunitario, dopo due procedure di infrazione chiuse nel 2010 a seguito della regolamentazione del mercato; lo spostamento in massa di giocatori verso il mercato illegale; la perdita della possibilità di contrastare, con strumenti mirati, il gioco problematico e patologico e l'accesso dei minori al gioco".

Dai primi calcoli però sembra che il voto comporterebbe una perdita di gettito pari a 6 miliardi di euro.

BTP: SEDUTA NEGATIVA
Nuova seduta negativa ieri per i BTP. Probabile che uno dei fattori che hanno determinato questa debole performance sia da ricercare nel timore di una nuova fase di instabilità politica. Limitate tuttavia le conseguenze sullo spread contro Germania: il valore, infatti, si è attestato in area 250 punti base grazie alla contemporanea risalita dei tassi del Bund.
In realtà ieri quasi tutto l'obbligazionario europeo si è mosso in calo, nonostante l'impegno della Bce a mantenere i tassi all'attuale minimo dello 0,5%, se non più bassi, per un ampio lasso di tempo, a fronte di una ripresa acerba e il cui percorso resta incerto.
Francoforte, infatti, pur dichiarandosi pronta ad agire in caso di 'reazioni ingiustificate' del mercato alle prospettive economiche leggermente migliori, non ha segnalato l'intenzione di mettere in campo nell'immediato misure per interrompere il trend rialzista dei rendimenti.

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