Goldman Sachs aveva raccomandato di andare lunghi di BTP nell'aprile 2013. Oggi ha raccomandato di uscire dalle pozioni di bond italiani. L'incertezza della crisi politica pesa sui mercati monetari e obbligazionari e potrebbe soffocare in Italia gli effetti benefici della ripresa economica che sta timidamente affacciandosi in Europa. Ci sono tuttavia 3 fattori che potrebbero confondere ulteriormente scenario da incubo:
1. Per Goldman lo spread italiano dovrebbe essere 210 mentre ora quota al di fuori di quella che dovrebbe essere in una analisi comparativa a livello macro. La rottura della banda di 325 significherebbe che la politica sta portando il paese a un punto di non ritorno.
2. Due terzi del nostro debito sono nelle mani di italiani e quindi la speculazione straniera può limitatamente poco per destabilizzare il debito (come contraltare siamo nelle mani dei nostri politici che ci possono soffiare via tutto senza colpo ferire ai "mercati" ma questo non c'è scritto
io tra i politici italiani e gli speculatori stranieri preferisco i secondi)
3. Se la crisi politica porta lo spread oltre 325 allora è possibile che i nostri bond perdano lo status di investment grade facendo aumentare il costo di finanziamento del debito e questo potrebbe impattare sul risanamento del nostro Paese.