Lo dicevo anche nell`ultimo articolo che la situazione politica era incandescente! Ebbene la mina e'scoppiata: e'crisi e di fatto non c`e'piu'governo con le dimissioni dei ministri del Pdl! La situazione si e'fatta via via piu'critica nel corso della settimana fino all`epilogo di sabato: il FTSEMIB aveva gia'iniziato a pagare il conto sin da giovedì, riconfermandosi il piu'debole tra gli indici europei anche nell`ultima seduta della settimana. Di fatto quella che sembrava la rottura della lunga fase laterale si e'dimostrata solo un`illusione: il FTSEMIB chiude a 17646 a -1.8% rispetto alla settimana precedente e con pessime prospettive non tanto dettate dall`analisi tecnica, in quanto il quadro di fondo resta comunque improntato al rialzo, quanto per la crisi politica sul cui esito non si possono al momento fare previsioni di alcun tipo, almeno per il sottoscritto. Vedremo se lunedi'i mercati riporteranno tutti a piu'miti consigli e faranno vedere il prezzo reale di questa situazione! Per il momento tornando al nostro indice principale, segnale di pericolo solo in rottura della trendline che sta tracciando dai minimi di luglio, in area 17250. E adesso non resta che aspettare il voto di fiducia di mercoledi'in aula e le decisioni che eventualmente prendera`il presidente Napolitano. Dando il solito rapido sguardo ai mercati esteri, vediamo che il Dow Jones ha continuato nella correzione post nuovi massimi: chiusura a 15256 ma ancora nulla di compromesso fino a 14750, in corrispondenza del precedente minimo; discorso analogo per SP500 con chiusura a 1699 e minimi in area 1630 da monitorare. Un po`diversa la situazione del Dax che sembra entrato in una fase di congestione poco sotto i nuovi massimi: chiusura a 8662 e area 8520 da monitorare in corrispondenza del gap ancora da chiudere. Il Nikkey, che chiude a 14760, sembra invece pronto a ripartire verso i massimi a 16000, trovandosi ormai in prossimità dei massimi di luglio e ad un passo dai 15000. Che altro dire? Adesso e'sicuramente chiaro il motivo per cui la nostra borsa sia di gran lunga il mercato piu'difficile nel quale operare! Ricordo come appuntamenti importanti la riunione della Bce di mercoledi'con il consueto discorso del governatore Draghi, importante anche alla luce della nuova situazione italiana, su cui pende sempre la spada di Damocle di un possibile downgrade da parte delle agenzie di rating, ad oggi ancor piu`probabile. Inoltre martedì il debutto di World Duty Free con lo spin off di Autogrill, mentre giovedi'ci sara'un cda molto atteso di Telecom in considerazione degli ultimi sviluppi con Telefonica.
Per quanto riguarda il portafoglio abbiamo avuto solo una new entry visto che sia Diasorin che Saipem si sono allontanati dai livelli d`ingresso posti rispettivamente a 33.2 e 17; restano entrambi confermati e inseriti in macchina. E`scattato invece e ha pure gia`raggiunto il take profit impostato Autogrill sul quale incombe lo spin off come detto poc`anzi. Intanto ho portato a casa un altro 3.6% sul titolo e adesso provo a vedere se lo stop che imposto sotto 12.3 reggera`domani, nel qual caso mi vedro`assegnare le nuove azioni con livelli di stop tutti da rivedere. Ancora niente da fare, invece, su Campari e Ferragamo: il primo riprende a scendere verso l`area di stop che ormai e`a portata e al quale pare destinato; il secondo invece continua a non andare da nessuna parte muovendosi poco e sempre all`interno della fascia 25-26; a questo punto preferisco comunque alzare lo stop e portarlo a quota 25 appunto, anche se non al pareggio. Per finire anche Exor pare ormai prossimo allo stop, gia`sfiorato venerdi`; la speranza e`che non ci siano gap domani in open, ma nel caso fortunatamente abbiamo gia`in saccoccia il take profit.