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Time-Out: un'interessante emissione in dollari USA


Banca IMI ha emesso in data 13 settembre due nuovi bond a tasso fisso uno in corone norvegesi (NOK) con cedola annuale 4,35% scadenza 13 settembre 2017 (Isin: IT0004960354) e uno in dollari americani (USD) con cedola annuale 4,5% scadenza 13 settembre 2019 (Isin: IT0004960362) rispettivamente al prezzo di 99,1 (quella in NOK) e 99,2 (quella in USD).

Da ieri mattina entrambe queste obbligazioni sono trattate su MOT e TLX e la mia attenzione si è focalizzata su quella in dollari statunitensi che ritengo decisamente sottovalutata.

Anche la casalinga di Voghera, prendendo spunto dalla quotazione dell'obbligazione BANCA IMI 4,4% 18/10/2019 in USD (stesso emittente, stessa valuta, cedola leggermente inferiore e duration praticamente identica) che fino a lunedì ha scambiato in area 103,6, può facilmente comprendere la sottovalutazione.

Per questo motivo sono entrato in modo deciso (10% del portafoglio obbligazionario) su questa obbligazione BANCA IMI COLLEZIONE TF 4,5% ST19 USD che al mio prezzo di carico 99,98 ha un rendimento annuo lordo del 4,503%.

Rigore senza portiere? Assolutamente no!

Per due motivi: innanzitutto ricordarsi sempre che in caso di sottovalutazione potrebbe sempre accadere che sia lo strumento più caro a deprezzarsi e non il più economico a rivalutarsi (ed infatti gli investitori più scaltri ieri mattina hanno venduto la IMI4,4% 18/10/2019 facendone scendere il prezzo da 103,6 a 101,88/102, per posizionarsi su questa nuova emissione…) ed inoltre in questo caso, trattandosi di emissione in USD, siamo di fronte a un rischio di cambio.
Non dimentichiamoci che proprio questa sera è prevista la riunione della FED con relative decisioni sul tapering che inevitabilmente porteranno volatilità sul cambio €/USD il che, per un eventuale acquirente di questo bond, sarebbe meraviglioso se il dollaro si rafforzasse, ma potenzialmente devastante se fosse l'euro a rivalutarsi.

Per questo motivo ho fatto la scelta, opinabilissima ma con la quale mi sento a mio agio, di coprirmi dal rischio di cambio vendendo il quantitativo di dollari acquistati su Interactive Brokers. A quel punto nel caso il dollaro si apprezzi avrò un maggior guadagno sull'obbligazione a cui farà seguito una perdita su Interactive Brokers; nel caso invece di svalutazione del dollaro e rafforzamento dell'euro avrò una perdita (o minor utile) sull'obbligazione compensata da un guadagno su Interactive Brokers.

Concludo dicendo che il quantitativo minimo acquistabile sono 2000$ di nominale (quindi al cambio attuale circa 1500€).

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