Gentili lettori di LombardReport, ben ritrovati.
Mi scuso per la latitanza di queste ultime settimane, dovuta a cause di forza maggiore.
Come già analizzato da altri miei colleghi su queste colonne, il mese di settembre porta con sé alcuni potenziali rischi per i listini, a causa di importanti appuntamenti politico/economici.
Certamente la volatilità tenderà ad aumentare e pertanto, ritengo saggio cautelarsi, poiché ovviamente non ci è dato sapere se le sorprese che arriveranno saranno buone o cattive.
Perciò, nonostante l'utile ancora presente sul nostro mini-portafoglio sia risicato, preferisco smobilizzare tutte le posizioni e rimanere liquido al 100%, in attesa degli eventi, con l'intenzione di cogliere le eventuali opportunità che dovessero crearsi sui listini.
Sul versante obbligazionario non mi aspetto sostanziali cambiamenti rispetto alla situazione di decisa noia che ha caratterizzato questi ultimi mesi; i rendimenti sono sempre indecenti, soprattutto sulla parte a breve della curva, e anche le scadenze lunghe non offrono grande appeal. La liquidità su molti book è a dir poco scarsissima, e gli spread denaro/lettera rimangono spesso molto ampi su titoli già di per sé sottili. La cosa non sarebbe un problema, anzi, se la volatilità non fosse così asfittica da rendere potenzialmente pregiudizievole un operatività di trading di breve respiro.
A livello di mispricing, peggio che andar di notte: trovare titoli che abbiano sottovalutazioni appetibili è una chimera, per cui anche una strategia di posizione di medio, in attesa del raggiungimento del fair price teorico è poco appetibile.
Sul versante azionario registriamo correzioni diffuse a tutti i listini, che in alcuni casi hanno la faccia dell'assaggio di una vera discesa: a mio modo di vedere, poco saggio tentare azzardi sull'equity in questa fase, con gli appuntamenti politico/economici ormai alle porte.
Vendiamo quindi tutto il portafoglio, in attesa di vedere cosa ci riserverà questo mese di settembre.