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AUMENTO IVA: E' TENSIONE
Emergono nuove tensioni all'interno della maggioranza. Pur avendo raggiunto un accordo sulla questione dell'IMU la polemica continua alimentata dai disaccordi inerenti la linea da adottare per reperire il miliardo necessario a rinviare l'aumento dell'Iva da ottobre a gennaio.
A dar corso alla polemica soprattutto le parole del vice ministro dell'Economia Fassina, secondo il quale per sterilizzare l'aumento dell'Iva previsto da ottobre bisognerebbe evitare di cancellare il saldo di dicembre dell'Imu su prime case, terreni agricoli e fabbricati industriali.

"In una fase così difficile dedicare un miliardo per eliminare l'Imu per meno del 10% degli immobili di maggior valore, ha sottratto preziose risorse a finanziare, ad esempio, il rinvio dell'aumento dell'Iva previsto, oramai irrimediabilmente grazie alla "vittoria" del PdL sull'Imu, per il 1 ottobre".
Letta, invece ritorna sull'affair Berlusconidicendosi certo che le vicende giudiziarie di Berlusconi non rappresenteranno un ostacolo per la tenuta del governo, ma le motivazioni della sentenza della Cassazione sul processo Mediaset definiscono l'ex premier come l'ideatore del sistema di evasione fiscale.

ASTE AGLI SGOCCIOLI
Con le riaperture dei due BTP in asta ieri termina oggi la tornata di aste di fine mese. Per gli specialisti il Tesoro offre nel primo pomeriggio un ammontare pari a 1,050 miliardi del nuovo Btp quinquennale dicembre 2018 e un ulteriore ammontare pari a 375 milioni della scadenza marzo 2024.
Da un analise ex post emerge che ieri il Tesoro ha collocato i due titoli per un totale di 6 miliardi, si tratta dunque del massimo della forchetta d'offerta. Il buon risultato delle aste e il parziale rientro delle tensioni politiche interne ha permesso ieri al mercato obbligazionario di chiudere la seduta in rialzo, con uno spread Btp/Bund tuttavia sostanzialmente stabile poco sopra la soglia dei 250 punti base.
Segnaliamo inoltre che Nowotny (membro del board della Bce) ha appena dichiarato che in Eu un taglio dei tassi è ancora possibile anche con segnali di miglioramento economico. Ricordiamo che giovedì prossimo ci sarà la conference della Banca Centrale Europea. Ricordiamo inoltre che lunedì i mercati americani rimarranno chiusi per festività, quindi oggi potrebbe essere una giornata di chiusura di posizioni pre long weekend.

DATI MACRO GIAPPONE
In prima mattinata sono giunti numerosi dati statistici dal Giappone che possiamo accomunare all'insegna della positività quasi a a sottolineare l'efficacia che al momento sta avendo l'aggressiva politica economica del premier Abe.

L'indice Pmi manifatturiero di Agosto si è incrementato passando dai 50,7 punti fatti registrare a Luglio a 52,2 punti.
Il tasso di disoccupazione è sceso, sempre a luglio, al 3,8%, il livello più basso dall'ottobre 2008, mentre la produzione industriale ha fatto segnare un incremento del 3,2% congiunturale, il dato più elevato finora registrato da giugno del 2011.
La spesa per consumi è in aumento per il mese di Luglio con un incremento del 0,1% annuo in controtendenza rispetto al dato in flessione fatto registrare a Giugno (-0,4%).
Infine l'inflazione: l'indice Cpi core di luglio è salito dello 0,7% annuo, che risulta essere l'incremento maggiore da 5 anni a questa parte. Nell'area di Tokyo, dove i dati guardano un mese avanti rispetto a quelli nazionali, il Cpi core è salito dello 0,4% annuo. Più 12% infine per il dato relativo all'avvio di nuovi cantieri abitativi.

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