I giornali parlano di ripresa dell'economia europea e financo di quella italiana. In realtà gli economisti più seri, come quelli di Goldman Sachs, parlano semplicemente di stabilizzazione, soprattutto per quanto riguarda i paesi periferici. Che il peggio sia passato lo si vede direttamente dal nostro spread ma non si capisce ancora cosa sia il nuovo nell'economia se praticamente il nostro Paese è fissato a discutere di Imu si ed Imu no e non si parla assolutamente di come dare fiato alla produttività / competitività delle nostre aziende, soprattutto quelle manifatturiere. Marco Onado sul Sole 24 ore di oggi citava il fatto che le banche italiane hanno attivi in eccesso di 600 miliardi e questi soldi dovranno essere tolti al circolo virtuoso della produzione. Questo significa che la stretta monetaria non è ancora finita, altro che tassi bassi, i tassi bassi servono alla BCE ed alle banche per fare utili e rimpinguare gli stati patrimoniali dal lato del passivo, non alle aziende per investire. Una recessione (calo consecutivo del PIL trimestrale) dura mediamente 4/5 mesi e ne abbiamo avute due di recessioni a livello europeo, una subito dopo la crisi ed un'altra che sembra avere avuto termine nella scorsa primavera. Poi ci sono paesi come gli USA o il Regno Unito o la Germania che corrono mentre il resto si "stabilizza". Questo è il succo del discorso.
Di come vorremmo fare trading è un esempio quello di Brunello Cucinelli che abbiamo comprato a 20.90 e sta letteralmente volando. Subito i lettori dicono che su Interpump abbiamo dormito e questo è assolutamente vero. Ma ex ante ci vuole un mago a capire dove possa andare il titolo e Interpump è un titolo che non mi piace perché di solito mostra un rumore incredibile sui prezzi, basta guardare i grafici per rendersene conto, questo forse è il primo breakout pulito che ha avuto ed ovviamente noi abbiamo dormito. Ma siccome siamo oltre i massimi storici lo prenderemo di nuovo al prossimo uncino perché i titoli azionari di solito quando rompono un massimo storico cambiano di carattere o almeno possono perché di certezze qui non ce ne sono. Come abbiamo perso Interpump ora ne potremmo perdere a pacchi perché tutti i nostri sorvegliati speciali sono in fase di decollo. Guardate su Yoox e su Poltrona Frau come la congestione, complice la pausa estiva e l'incombente Ferragosto, sia assolutamente sottile e potenzialmente esplosiva.
Il problema basico per cui non voglio prendermi rischi addizionali rispetto al nostro portafoglio italiano, di tutto rispetto, penso sia noto da tempo: siamo a livello di indice Ftse All Share in un canale di congestione che sarà rotto esclusivamente al superamento del livello di 19.000 dell'indice per un target successivo di 24.000 il quale una volta rotto ci porterà a dire che siamo in un rialzo che forse durerà qualche anno. Ma fino ad allora noi crediamo a quello che vediamo e quello che vediamo è un mercato che è sostanzialmente impallinato con un pattuglione di titolini che sgroppa al rialzo. Vero che il pattuglione è sempre più numeroso ma questo non ci autorizza a scrivere rialzo. Il fatto di essere in prossimità della resistenza superiore aumenta le probabilità di un ritracciamento. Quindi occhio alle penne e grande cautela che siamo pieni come degli ovetti. Chi è fuori può rientrare su Yoox e su Poltona Frau.
L'unico obiettivo che metterei sulla linea del fuoco è Cairo Communication perché ha già rotto quella resistenza che sul FTSE All Share corrisponde a 18.500 e che l'indice stesso non ha rotto e quindi il titolo sta decollando. In più sta facendo una gustosissima congestione che per dove è posizionato il titolo può solo promettere bene.