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SPREAD E PRIMARIO
Anche nella giornata di ieri l'attenzione degli investitori si è concentrata sui valori del premio di rendimento dello spread Btp Bund. A fine giornata il valore si è assestato su 268 punti base che evidenziano un ulteriore restringimento di qualche centesimo.
E' evidente che queste performances dello Spread sono state influenzate positivamente e a favore dei titoli periferici dalle dichiarazioni di Mario Draghi alla commissione Affari economici e monetari del parlamento europeo. La fermezza con cui la Bce ha confermato che i tassi rimarranno bassi per un "periodo prolungato" ha fugato ogni dubbio a quegli investitori che si erano messi in allarme per le precedenti dichiarazioni di Bernanke.

Passando ad un'analisi delle nuove emissioni, invece segnaliamo che ieri sera a mercato chiuso il ministero dell'Economia ha annunciato che in occasione dell'asta a medio-lungo di metà mese verranno offerti titoli per importi preventivati tra i 5 e 6,5 miliardi di Euro.
I titoli messi a disposizione degli investitori saranno indicativamente così ripartiti: 3 – 3,5 miliardi di euro di Btp a tre anni (scadenza 15 maggio 2016); 1 – 1,5 miliardi di euro relativi alla seconda riapertura del trent'anni settembre 2044; 1 – 1,5 miliardi di euro relativi alla quinta tranche di Ccteu a scadenza novembre 2018.

FMI: ULTIMI AGGIORNAMENTI
E' previsto per il pomeriggio l'ultimo aggiornamento delle stime del Fondo sulle prospettive macro. Olivier Blanchard (sotto in foto), infatti, illustrerà alla stampa presente alla conferenza l'ultima versione del 'World economic outlook' .

Sempre parlando di FMI ricordiamo che gli ispettori del Fondo Monetario Internazionale hanno concluso venerdì scorso l'analisi sull'andamento dell'economia italiana con la diffusione del rapporto 'Article IV'.
I risultati hanno evidenziato che il nostro bel paese continua ad avere prospettive di crescita deboli e un livello del tasso di disoccupazione del tutto intollerabile.
Gli ispettori hanno dunque evidenziato al governo come sia necessario mantenere alcune misure dolorose ma necessarie: in particolare si è fatto riferimento all'IMU sulla prima casa (in quanto se opportunamente corretta è ritenuta misura equa ed efficiente) e si è chiesto di procedere urgentemente al processo di dismissione.

CINA: PREZZI ALLA PRODUZIONE E AL CONSUMO
L'ultima analisi statistica sui prezzi al consumo del mese di giugno mostra una crescita annua pari a 2,9%. Il dato risulta di due decimi superiore alle attese di consenso e evidenzia un aumento percentuale rispetto al dato rilevato a maggio ( 2,1%).
Prosegue, invece, il trend al ribasso dei prezzi alla produzione (in calo costante da oltre un anno e mezzo). Il calo tendenziale registrato è pari al 2,7% in perfetta linea con le analisi di consenso. Ricordiamo che il valore registrato a maggio era pari al 2,9%.
In un evidente clima di rallentamento della crescita è ritenuto da più parti che la Banca centrale non effettuerà alcuna stretta sui tassi almeno fino a fine anno

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