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FMI: L'ITALIA DEVE FARE ANCORA MOLTO
Il giudizio degli ispettori del Fondo Monetario Internazionale è inequivocabile. La strada che deve percorrere il nuovo governo è ancora lunga e la ripresa non è così scontata.
Vediamo per punti gli aspetti presi in considerazione dagli esperti di Washington.
Disoccupazione. Secondo l'FMI il nostro livello di disoccupazione è inaccettabile e le prospettive di crescita restano deboli, con rischi al ribasso sulle nuove previsioni pari rispettivamente a -1,8% e +0,7% per il Pil 2013 e 2014. "La ripresa è attesa a fine 2013, sostenuta dall'export e da una modesto miglioramento degli investimenti", si legge nell'analisi che ricorda poi che sono state adottate "azioni decise dalla fine del 2011 per rafforzare i conti pubblici", ma "il lavoro non è ancora completato" e "accelerare il passo delle riforme sarà essenziale per rilanciare la crescita e creare lavoro".
Privatizzazioni. Un secondo monito del Fondo riguarda il processo delle privatizzazioni da accelerare, in particolare a livello locale.
IMU. L'invito del Fondo è infine a mantenere l'Imu sulla prima casa per ragioni di "equità ed efficienza e la revisione dei valori catastali accelerata per assicurare l'equità".
Un'affermazione condivisa anche dal premier italiano, che ribadisce la complessità di intervento sulle due tasse più discusse, l'Imu e l'Iva: "Da qui ai prossimi 18 mesi il primo obiettivo, quello più difficile, è il tema della soluzione sulle cose più complicate, cioè l'Imu e l'Iva – ha ammesso Letta -, perchè avvengono con il bilancio 2013 ancora rigido e che non gode di flessibilità.

BCE: TITOLI DI STATO PERIFERICI SOTTO OSSERVAZIONE
Prova del fuoco oggi per il mercato dei titoli di stato relativamente alle periferie europee.
Ieri dopo un avvio claudicante le periferie hanno chiuso in rialzo sulle incoraggianti parole di Draghi che, novità nell'ambito delle strategie di comunicazione della Bce, ha fornito chiare indicazioni sul futuro della sua politica monetaria.
Dalle parole di Mario Draghi appare ben lontano un cambio di direzione della politica monetaria della Bce e dunque si allontana la minaccia di una riduzione degli interventi. Gli investitori potranno dunque fare affidamento sulla stabilità del costo del denaro per un periodo sostanzialmente prolungato.

I discorsi di Draghi assumono una connotazione speciale dal momento che infondono fiducia agli investitori dopo che un paio di settimane fa Bernanke aveva allarmato gli investitori profilando all'orizzonte la fine delle misure espansive pensate come acceleratore per i mercati Usa,
Draghi è riuscito a tranquillizzare i mercati circa una situazione ben diversa sul fronte europeo.

GIAPPONE: LEADING INDICATOR
Secondo le statistiche del governo giapponese il leading indicator giapponese relativo a maggio mostra un miglioramento di 2,9 punti da aprile.
Sempre secondo le fonti del governo nipponico, si precisa che l'indice coincidente – su cui Tokyo rivede al rialzo la propria valutazione – guadagna 0,8 punti.

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