Piano Bar di Virginio Frigieri
*21 Lug. 2013 – Il quadro tecnico
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L'ottava appena conclusa mette a segno un nuovo massimo storico sul Dow Jones a conferma di quanto si diceva la settimana scorsa; volenti o nolenti bisogna stare lunghi fino a prova contraria.
E fino a quando i prezzi restano dentro al canalone rosso di prove contrarie è inutile cercarne.
Del tutto analoga e simmetrica la situazione su S&P500 con il MACD impostato al bel tempo.
Unico indice in contro canto il Nasdaq100 che aveva anticipato i nuovi massimi di qualche giorno ma lasciando dietro di se un ampio gap che probabilmente ora si proverà a chiudere, ma anche qua per ora non si vedono grosse problemi.
Dopo, per dovere di cronaca, devo anche segnalare che, mentre gli indici festeggiano, le cose al di là dell'Atlantico, pur con tutti i dovuti distinguo tra noi e loro, non vanno benissimo; così mentre Moody ha annunciato venerdi che sta aggiornando la prospettiva di credito degli Stati Uniti, seguendo l'upgrade fatto da S&P lo scorso mese di giugno, simultaneamente assistiamo alla più grande bancarotta comunale nella storia degli Stati Uniti. Così venerdì in tarda serata, Detroit (Michigan) ha presentato istanza di fallimento. Si tratta di un massiccio default del debito, che eclissa quello del 2011 della grande contea di Jefferson (Alabama). Allora il buco era stato di 4 miliardi di dollari, mentre qua i debiti sono 4 volte e mezzo quella dimensione (18 miliardi di dollari). Sembra che successivamente un giudice abbia ingiunto al governatore Rick Snyder di ritirare l'istanza di fallimento sostenendo che si tratta di un'azione anticostituzionale. Si può girarla come si vuole, ma quando hai più debiti di quella che è la tua capacità di pagare, di fatto sei in bancarotta e il mercato tirerà le sue somme. Peraltro la crisi di Detroit non giunge come un fulmine a ciel sereno e sui report che leggo, a più riprese, se ne parla da giugno 2007. Sul report di Precther di marzo si riteneva apertamente che Detroit fosse sull'orlo del default.
Steven Hochberg nel report di venerdì chiosa così sull'argomento:
"Ciò che dovrebbe colpire l'attenzione dei detentori di Muni-bond, è che la recente ondata di fallimenti comunali avviene nel corso di una tendenza d'animo in continuo aumento. San Bernardino, CA., Stockton, CA., Jefferson County, AL., Central Falls, RI., Boise County, Id., Harrisburg, PA., Detroit
tutto è avvenuto con l'umore sociale in ascesa. E proprio prima della chiusura di oggi, la SEC ha addebitato la città di Miami, in Florida, con la frode bond municipali, che, credo, è un atto d'accusa criminale. Quando l'umore si girerà verso un crescente pessimismo, i comuni non saranno in grado di districarsi dalla calca di montaggio degli oneri pensionistici e sanitari, nonché una base imponibile in contrazione.
_+I fallimenti prolifereranno in una misura che la storia passata è incapace di farci immaginare. Così, ancora una volta, vediamo un altro mercato che è sempre più sotto la pressione deflazionistica.
La solitaria resistenza a questa tendenza da parte delle borse degli Stati Uniti, non potrà persistere indefinitamente. Quando il mercato azionario americano si unirà ad obbligazioni, oro e argento, materie prime e beni immobili, tutte le principali classi di attività saranno allineate in un mercato orso di grado maggiore."+_
Rendimenti T-Bond:
E' in atto una correzione che probabilmente proseguirà la prossima settimana fino a riportare i rendimenti in area 3,42-3,40.
Euro/USD:
La tenuta di 1.30 nella scorsa settimana, lascia presupporre la possibilità di una ulteriore gambetta rialzista fino a 1.3250 – 1.3300. In caso di cedimento di 1,30 un primo target sarà 1,2755.
Oro e Argento:
Prosegue la tendenza negativa dell'oro; per ora abbiamo assistito ad un recupero del 50% dell'ultima gamba ribassista; se nella porssima ottava, riuscisse a riguadagnare la soglia dei 1.300, allora potremmo avere una ulteriore gama a cercare il bordo superiore del canale in are 1.355; al contrario una ripresa del trend ribassista andrà a cercare la trendline rossa di lungo periodo attorno a 1080-1100.
Decisamente più debole il rimbalzo dell'argento dove la trendline inferiore del canale rischia seriamente di essere la trendline superiore di un nuovo canale più basso. Il prossimo obiettivo al ribasso si colloca tra 17,28 e 17-65. Possibile una discesa in area 16,00-16,05.
Alla prossima.