Piano Bar di Virginio Frigieri
*14 Lug. 2013 – Un'estate surreale
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Quest'anno sto scrivendo poco, è vero, ma purtroppo scrivere qualcosa di nuovo in questo paese che ci ha abituato a non stupirci più di nulla, non è nemmeno semplice
quando ti han già fatto vedere tutto e il contrario di tutto, si arriva a fare il callo a tutto e non si sa più cosa scrivere.
Così mentre le borse continuano a salire rassicurate dalle accomodanti dichiarazioni dei banchieri centrali, il nostro paese se ne sta andando progressivamente ed irreversibilmente a rotoli senza che nessuno fiati più, o cerchi di ribellarsi . In questa estate surreale, anche dal punto di vista climatico, ci stiamo abituando a tutto.
Niente piazze inferocite, niente guerra civile
tutto avviene nella calma e nella rassegnazione di una quotidianità "normale" (almeno così ormai la vediamo).
Ogni giorno 30-40 aziende chiudono ma nessuno si sbatte
tutto tranquillo, tutto è "normale".
Ogni giorno una marito o ex-marito ammazza la moglie nella più "normale" quotidianità.
Ogni giorno da qualche parte, un automobilista imbottito di alcool o droga o psicofarmaci, investe ed uccide qualche pedone o qualche ragazzino in bicicletta o in motorino, ma sempre nella più "normale" quotidianità.
Sempre le stesse scene, sempre le stesse dichiarazioni dei vicini che vivono in un altro pianeta
quando toccano il tuo quartiere si va al funerale
un pensiero, una preghiera, un'appaluso… e avanti così.
Quasi ogni giorno qualcuno che non ce la fa più si ammazza , un giorno un imprenditore che è saltato, un giorno un pensionato che non ce la fa più. A volte la persona che non ce la fa più ha qualche parente, genitore fratello disabile o con seri problemi, e allora prima di farla finita uccide anche questi
mi ha abbastanza colpito quel tizio che qualche giorno fa prima di staccare la spine ha ucciso la mamma da tempo confinata su una carrozzina.
Come ogni anno con la bella stagione qualche gruppo di disperati, tenta l'approdo alle coste italiane su delle bagnarole della morte su cui ciascuno di noi, non imbarcherebbe nemmeno il proprio cane; a volte ce la fanno, a volte vanno a picco e muoiono a decine, ma sempre nella "normale" quotidianità.
Ogni giorno qualche azienda italiana, qualche marchio prestigioso italiano, viene comprato da qualche straniero che una volta incamerato il marchio prestigioso, farà molto presto a chiudere gli stabilimenti in Italia per trasferirli da qualche altra parte del pianeta, dove si può ancora lavorare senza essere dissanguati (per non dire taglieggiati) da un nugolo di zecche che compongono la nell'insieme "la pubblica amministrazione". Beh, se state pensando che "l'Italia sia un paese di merda", allora fermatevi lì, al solo pensiero, perchè se vi scappasse detto, come è successo a quel pensionato di 71 anni, potrebbe costarvi una salatissima ammenda, per il reato di vilipendio alla nazione, ma sempre nella "normale" quotidianità.
Per il resto non c'è molto da dire in questa estate 2013; il governo Letta continua a vivacchiare in attesa delle elezioni tedesche nell'illusione che una sconfitta della Merkel porti chissà quali elementi di novità; secondo me cambierà assai poco. I tedeschi rimarranno comunque sulle loro posizioni fino a quando non ci sarà un out-out di un gruppo di paesi che si presentano insieme per dire alla signora Germania o ti riprendi il marco e vai fuori tu, o fuori dalla balle noi. Amen.
Continuare come ora ucciderà tutti i paesi della comunità fino a quando ne resterà uno solo.
Nel frattempo questo governo delle "lunghe attese", più che delle "larghe intese", mescola e rimescola ogni giorno le stesse tre carte IMU , IVA e tassazione sul lavoro rinviando il da farsi senza riuscire a decidere quale sia la prima cosa da affrontare. "Signore poni la tua Santa mano sulle loro inutili teste e se puoi aiuta loro a ritrovare il senno perduto
amen"
So che è poco ma purtroppo non ci resta che pregare.
Archiviata la situazione italiana, vediamo come al solito il quadro tecnico partendo dagli indici:
Come dicevamo alcuni articoli fa, quando gli indici rompono i massimi storici, cercare di stabilire dei target diventa arduo, come cercare di porre un freno alla Divina Provvidenza. Prima o poi scenderà ma per cominciare a parlare di inversione bisogna uscire dal canalone ascendente che regge ora il trend; tra l'altro dall'inizio dell'anno a tutt'oggi il movimento tende a svilupparsi maggiormente nella parte alta del canale, piuttosto che vicino ai minimi. Dopo è chiaro che quando la 5 di grado minor farà capire di aver finito, non ci sarà bisogno di attendere la rottura della trendline inferiore per mettersi al ribasso; già una violazione al ribasso del minimo della 4 si può utilmente giocare per un trade ribassista; ma in quella fase iniziale non bisognerà assolutamente esagerare impegnando cifre importanti, perché il contropiede rialzista ti può sempre fregrare.
Quella sopra infatti è l'ipotesi che gli elliottiani in questo momento ritengono la più probabile; ma non essendo questa una materia matematica dove due più due fa sempre quattro, allora bisogna mettere in conto anche una seconda ipotesi per quanto meno probabile.
La seconda ipotesi è visibile qua sotto:
Come vediamo l'onda 4 potrebbe sviluppare un triangolo con un bel zigzag del tipo (abcde) prima di iniziare l'onda 5, o anche fare un bel flat che scende a ritestare la inferior channel trendline, prima di iniziare con la 5.
In entrambi i casi la finale onda 5 minor dovrebbe estendere oltre i 15.550 punti corrispondenti ai circa 1687,18 punti di S&P500.
Rendimenti T-Bond:
Dopo aver raggiunto quota 3,8% stiamo assistendo ad una correzione che per ora resiste bene. Fra l'altro, la precedente resistenza a 3,50 ora dovrebbe fungere da buon supporto, assieme al minimo subito sotto di 3,42. Se questi livelli terranno, come big picture abbiamo un quadro con un potenziale di rialzo molto più ampio.
Euro/USD:
Il rimbalzo di questa ottava ha recuperato il 68% della precedente gamba ribassista tuttavia in termini di tempo il recupero è stato troppo rapido, per cui non ci sarebbe da stupirsi se si mantenesse sopra 1,30 ancora qualche giorno (o anche tutta la settimana prossima) prima di riprendere la strada del ribasso. Una volta che l'onda II sarà conclusa, l'onda iii dovrà attirare i prezzi verso i minimi di luglio 2012 nei pressi di quota 1,20. Un primo segnale che questo declino è cominciato si avrà già con il ritorno sotto 1,29.
Oro e Argento:
Abbiamo risistemato le label, ma non è ancora una situazione ben definita.
Posto che il minimo sotto quota 1,200 rappresenti effettivamente la fine di onda 3 cerchiata,
ora come target di minima mi aspetterei un rimbalzo verso la upper trendline channel in area 1325-1330. Ma il recupero potrebbe essere anche più sostanzioso e raggiungere l'area 1365-1395.
La successiva onda 5 avrebbe poi un target minimo nei dintorni di quota 1.000 o inferiore.
Anche sull'argento la situazione è abbastanza simile. L'onda 4 potrà riportare le quotazioni oltre i 20,50 $ all'oncia con potenziale estensione in area 21,80-22,30.
Infine l'onda 5 dovrebbe raggiungere l'area 18$ con possibile ulteriore discesa verso l'area dei 15,0 $.
Alla prossima.