BORSE E VERBALI FOMC
Ieri sera sono stati diffusi dalla Federal Reserve i Verbali del FOMC (Federal Open Market Committee) relativamente all'incontro di politica monetaria dello scorso 18 e 19 giugno. Dall'esame delle minute risulta evidente che quasi la metà dei membri ritenga che la politica di stimolo monetario debba essere interrotta per la fine dell'anno, e questo aspetto era anche prevedibile, è anche da rilevare, però che molti di loro richiedono prima di avallare definitivamente le misure di supporto all'economia chiare rassicurazioni sulla solidità della ripresa del mercato del lavoro e quest'ultimo appare essere l'orientamento prevalente. Questo ultimo aspetto potrebbe rassicurare gli investitori che ora punteranno i loro interessi principalmente sugli indici di occupazione del mercato del lavoro Usa
In un intervento in tarda serata Bernanke ha ribadito che la politica monetaria per il momento resterà accomodante, sottolineando come sull'occupazione ci sia ancora molta strada da fare.
Intanto ieri si sono rivelati sostanzialmente cauti i mercati finanziari europei, in attesa, appunto, dei verbali del FOMC.
La borsa di Milano è risultata essere la peggiore per via delle preoccupazioni per una possibile crisi di governo e per la decisione di ieri dell'agenzia S&P di tagliare di nuovo il rating dell'Italia, citando la bassa crescita.
DATI GIAPPONE
Gli ordinativi di macchinari 'core' in maggio hanno segnato un aumento di 10,5% rispetto al mese precedente; il dato risulta essere ben superiore alle stime che si fermavano a +1,3%.
Si tratta di un segnale importante di come la ripresa economica e il rafforzamento della fiducia delle imprese stiano incrementando la spesa in investimenti. Valutando il dato su base annua, gli ordinativi di macchinari hanno registrato un aumento del 16,5% contro attese di consenso pari al 2,5%.
